Rilevazioni della Confesercenti: vendite natalizie in aumento per il 45% degli esercenti. Bene ristoranti, bar e il comparto alimentare
Più di un brodino, ma è ancora presto per dire che il peggio è passato. Dalla rilevazione telefonica fatata il 27 dicembre fra 50 operatori commerciali del territorio cesenate emergono segnali positivi. Queste le valutazioni di Cesare Soldati e Graziano Gozi, presidente e direttore della Confesercenti cesenate.
Le premesse della vigilia sull’andamento delle vendite natalizie sono state rispettate e anche se non possiamo parlare di ripresa stabilizzata dei consumi registriamo qualche segnale positivo e un’inversione di tendenza. I dati riscontrati a consuntivo delle vendite natalizie confermano i segnali che avevamo colto nelle settimane precedenti. Più precisamente, il 45% dichiara vendite maggiori rispetto al 2016, il 48% uguali e il 7% minori. Non c’è niente da enfatizzare tuttavia, complessivamente, è il miglior risultato degli ultimi anni. Per il 72% del campione si consolida la tendenza ad acquistare negli ultimi giorni ed un ulteriore 25% nell’ultima settimana mentre solo il 3% degli esercenti afferma di aver effettuato vendite natalizie con almeno due settimane di anticipo.
Il miglior andamento è segnalato dai ristoranti e bar e dal comparto alimentare, con particolare interesse per i prodotti del territorio. Un fenomeno correlato ai tradizionali cenoni ma anche alla scelta di fare regali con prodotti alimentari di qualità.
Abbigliamento e calzature, dopo diversi anni di diminuzione, hanno segnalato il mantenimento dei risultati dell’anno precedente così come profumerie e agenzie viaggi. Leggero calo, invece, nelle vendite nei mercati ambulanti. Per le categorie maggiormente coinvolte confidiamo ora nella possibilità offerta dai saldi di fine stagione che inizieranno il prossimo 5 gennaio. Una grande opportunità che molti consumatori stanno aspettando.
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