Anche lui chiede che rispondano a Varro
Cara Natascia Guiduzzi, caro Beppe Grillo, sono Spelacchio, l’abete scelto dal Comune di Roma come albero di Natale per abbellire piazza Venezia. Nei giorni scorsi mi hanno dato per morto ed hanno anche lasciato spente le luminarie natalizie. E invece io ho fregato tutti, perché sto benissimo! È che mi sono messo in “modalità autunnale”, perché a me Roma non piace proprio e voglio tornare nella mia Val di Fiemme. Certo che mi sono proprio spataccato con tutti ‘sti bigliettini di saluto! Il più bello? Sono indeciso tra tre. “Pare che dorme”, “l’importante è essere bello dentro” e uno strano “mi dispiace che ti sia suicidato e pregherò per te. La tua Virginia.”.
Vi scrivo perché c’è un soggetto strano, un tal Varro, che mi sta rovinando la vita. St’invornito passa le giornate (vestito da gladiatore, tanto i vigili a Roma non fanno una multa neanche a costringerli) urlando “Natascia rispondimi, ti prego!!!!”. E io, che mi devo fingere morto, mi sono fatto due p….le così ascoltandolo.
Dopo un po’ ho anche capito di cosa parla e mi pare che, semplicemente chieda, oh Natascia mia adorata: perché hai così tanta paura di rispondere alle sue domande, quanto tempo ancora voi del MoVimento 5 stelle di Cesena resterete in una sede gravata da una denuncia per abuso edilizio, se sapevate che la stessa era gravata da abuso edilizio e se avete denunciato Andrea Suzzi Barberini che, affittandovela, vi ha provocato un grave danno d’immagine. Insomma, proprio poca roba! Dì Natascia, ma perché non gli rispondi? Sii buona, se non con lui e con i cesenati, almeno con il tuo Spelacchio, che anche quest’anno ha fatto parlare mezzo mondo della capacità organizzativa e gestionale della Raggi…
P.S.: ho scritto anche a Beppe Grillo, perché so che alla “Casaleggio Associati” si accedono un sacco di lucine rosse quando lo si cita e magari sarà proprio il mitico figlio di Gianroberto a chiederti di essere gentile con me e con i tuoi concittadini.
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