Le manifestazioni si succederanno dopo l'apertura di piazza della Libertà. Però serve identificare anche appuntamenti fissi, almeno per quattro giorni alla settimana
Che quest’anno il Capodanno in piazza sarebbe stato un successo era facile prevederlo. Solo il meteo ci avrebbe potuto metterci lo zampino. Invece, le condizioni meteorologiche sono state favorevoli e la piazza si è riempita. Del resto i Nomadi sono una garanzia.
Il boom della serata del 31 dimostra innanzitutto che la qualità paga. Sempre. Ma, secondo me, è anche un segnale abbastanza chiaro di quello che succederà in centro dalla primavera inoltrata fino al giugno del 2019.
Non ho anticipazioni, ma sono pronto a scommettere che il tutto coinciderà con l’apertura di piazza della Libertà. Fu una grande festa partecipata anche l’inaugurazione del nuovo giardino pubblico. Ma poi non si fece più nulla e lo stesso non ebbe il successo che si pensava potesse avere.
Del resto, non è più come un tempo che le proposte erano limitate. Adesso ce ne sono a bizzeffe e per spostare le persone servono iniziative. E di qualità. Per quelli ritengo (anzi, sono sicuro) che il Comune non lascerà niente di intentato in piazza della Libertà. Il sindaco non se lo può permettere. E, resto dell’idea, che il momento clou lo si avrà in occasione del prossimo Natale.
Va tutto bene, ma a una condizione. Cercare di stupire con effetti speciali fa parte del gioco ed è necessario. Ma va bene solo se la strategia è abbinata ad una visione di prospettiva. È difficile pensare che in piazza della Libertà ci possano essere manifestazioni straordinarie a getto continuo. Quindi, in prospettiva, quello spazio potrà crescere solo se vi saranno organizzati appuntamenti fissi per almeno quattro giorni alla settimana.
Di questo, purtroppo, ne sento parlare meno. Per ora l’unica cosa certa è che si punta a farlo diventare un punto di ritrovo per le famiglie. Quindi bisognerà spostarci anche la giostra che è di fronte alla Malatestiana. Va bene, ma è un po’ poco. Poi si rincorrono le voci che prevedono un trasferimento in piazza della Libertà del mercatino che è di fronte al Caps. Secondo me sarebbe uno sbaglio. È difficile che l’attuale clientela si adegui allo spostamento.
Si potrebbe pensare a qualcosa del genere, ma completamente nuovo. L’idea non sarebbe da buttare, ma inizierebbe ad esserci un po’ di inflazione. Andrebbe meglio, invece, se fosse organizzato in giornate diverse dal mercoledì e sabato. Resta però da capire se ci sarebbe una risposta adeguata per renderlo sostenibile.
Resta comunque il fatto che non c’è molto più tempo a disposizione e serve studiare qualcosa.
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