In fiera il campionato del mondo. Ci saranno 32 mila uccelli di quattromila allevatori. Tante le iniziative di contorno
Per dieci giorni Cesena capitale dell’Ornitologia mondiale. Saranno i rinnovati Padiglioni della Fiera ad ospitare la 66esima edizione del Campionato Mondiale di Ornitologia, aperta al pubblico dal 19 al 21 gennaio 2018, già operativo dal 12 gennaio con l’arrivo delle delegazioni da tutto il mondo.
Il Campionato è un evento annuale la cui sede viene scelta dalla Confederazione Ornitologica Mondiale. Lo scorso anno è stato ospitato in Spagna ad Almeria, nel 2019 sarà in Olanda. L’ultima edizione ospitata in Italia era stata nel 2014 a Bari, prima ancora nel 2009 a Piacenza. L’evento porta a coronamento la stagione delle mostre sportive ornitologiche, al concorso sono ammessi tutti gli allevatori tesserati alle confederazioni dei singoli Paesi.
Imponenti i numeri dell’edizione ospitata a Cesena che hanno abbattuto ogni precedente record, come quello nel numero degli allevatori partecipanti, oltre 4.000, da tutto il mondo, che porteranno a concorso più di 32 mila uccelli. A valutare i volatili saranno 138 giudici tutti di caratura internazionale.
Al Mondiale sono ammesse tutte le specie di uccelli dello scibile naturale: canarini di colore, canarini di postura, ibridi esotici e indigeni, canarini da canto (devono essere ospitati in stanze separate), ondulati (pappagallini) e psittacidi (pappagalli di grande taglia). Ad accompagnarli nella manifestazione sono i singoli allevatori proprietari oppure i convogliatori, specialisti che fungono da accompagnatori per più specie.
A valutarli è una giuria internazionale, composta per metà da esponenti italiani, l’altra metà da giudici scelti tra le federazioni estere aderenti alla Confederazione Ornitologica Mondiale. Tutta la procedura di giudizio sarà gestita dall’Ordine Mondiale dei Giudici (OMJ), presieduto dal cesenate Roberto Rossi.
Non è un caso che la manifestazione sia ospitata in Italia e nello specifico in Emilia Romagna. La Federazione Ornicoltori Italiani (FOI), che consta di 250 associazioni suddivise in 15 raggruppamenti regionali ed interregionali, è la più importante al mondo, forte di ben 18.500 tesserati. In questo contesto svetta l’Emilia Romagna, vero e proprio cuore pulsante della Federazione, che da 78 anni ospita la mostra più importante al mondo a Reggio Emilia.
“È un evento ornitologico senza precedenti, per numero di allevatori partecipanti e per numero di uccelli esposti a concorso – spiega Antonio Sposito, presidente della Foi – A tutto ciò occorre far seguire un’organizzazione adeguata e quella accoglienza che solo noi Italiani siamo capaci di offrire. Tutto il resto lo farà la passione che contraddistingue il nostro ambiente, costituito da persone che amano la natura ed i processi naturali, proteggono gli animali e tutelano l’ambiente con una continua e costante dedizione ai propri allevamenti”.
Ma la kermesse sarà anche una grande festa. Nei padiglioni saranno allestiti anche gli stand dei vari paesi partecipanti che proporranno la degustazione dello loro specialità enogastronomiche”.
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