I disturbi del sonno, inizialmente considerati in ambito neurologico, oggi si inseriscono nelle competenze di più specialità (cardiologia, endocrinologia, urologia, pneumologia ecc.): ultimamente anche l’odontoiatria ne è divenuta parte interessata, alla luce dell’efficacia che deriva dall’uso di dispositivi intraorali.
L’iter formativo, di cui è direttrice la dott.ssa Francesca Milano, ospiterà circa 30 dentisti provenienti da tutt’Italia, che intendono professionalizzarsi su questi particolari trattamenti basati sull’utilizzo di tali dispositivi, che vengono applicati ai pazienti durante il sonno e garantiscono una specifica postura della mandibola, con lo scopo di favorire l’apertura delle vie aeree, ridurre l’intensità del russamento e il numero di eventi ostruttivi, quali apnee e ipopnee.
Il dentista, quindi, in questo contesto, può assumere un ruolo strategico in merito a queste patologie che riguardano larghe fasce della popolazione, basti pensare che il russamento riguarda circa il 30% degli adulti, una percentuale che cresce dopo i 60 anni (60% uomini e 40% donne). Il corso si concluderà con un esame che garantirà ai partecipanti la certificazione di Odontoiatra Esperto in Dental Sleep Medicine.
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