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Chi e ViVi?

Cesena (photo credits: https://www.flickr.com/photos/paolo_cst/)

Certezze si avranno solo dopo il quattro marzo quando nella politica cesenate tutto potrebbe non essere più come prima e, quindi, non sono da escludere grosse novità che fino a poco tempo non erano imnaginabili

Chi è ViVi? Questa la domanda che stanno facendo a Varro. Per ora fa delle supposizioni anche perché ritiene che molto di più lo si possa capire dopo il quattro marzo quando, a Cesena, tutto potrebbe non essere più come prima e, quindi, tutta la politica dovrà fare delle profonde riflessioni. Non saranno però  esercizi dialettici, ma un vero e proprio lavoro in profondità in previsione delle amministrative del 2019 in vista delle quali, un giorno dopo l’altro, si stanno sbriciolando certezze che sembravano consolidate. Per questo sono probabili profondi cambiamenti che potrebbero interessare tutto il fronte consiliare, 5Stelle compresi. E, come la politica insegna, non si possono escludere grosse novità. Da nessuna parte. Per questo Varro monitora in continuazione la situazione.

Cesena – (Photo credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)


“Il cobra non è un serpente, ma un pensiero frequente che diventa indecente quando vedo te, quando vedo te, quando vedo te…”. E’ questa la canzone che da qualche mese sussurra sorridendo ViVi, il serpentello che sta incuriosendo alcuni cesenati. Ecco quindi il primo indizio per cercare di individuarlo.
Secondo indizio: dietro la sua pelle squamata si ha l’impressione si celi uno dei più noti esponenti della covata dei giovani politici cesenati. È una covata ampia, di quella più vicina ai 5Stelle fanno parte anche Marco Giangrandi “Giango” (il nuovo che parte dalle proteste dei commercianti), Fabrizione Faggiotto “Faggio” (il nuovo che trova ispirazione nei social e che li ispira, tanto è bravo come videomaker) e Vittorio Valletta “Vitto” (il nuovo partito da una rissa, all’interno dei 5 stelle cesenati, con Natascia, Adamo and c.).

 


Nuovi in modo diverso, ma vecchi nella tattica calcistica applicata alla politica. Quella che democristianamente prima di tutto porta a marcare a uomo l’avversario e a copiarne con precisione scientifica tattica e scelte.

Cesena – Palazzo del Capitano (photo credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)


E così Giango e Faggio, dopo essersi chiesti perché Vitto si fosse dimesso dal Consiglio comunale, ritirandosi (quasi) nell’ombra, hanno ritenuto che gatta ci cova e, come lui, si sono ritirati nell’ombra. Uno dimettendosi dal comitatone dei contestatori del centro e l’altro dalla sua stessa pagina (un caso, questo, da giorni all’esame degli stupiti influencer di Facebook). Ma torniamo al motivo che pare faccia cantare tutto felice ViVi.

 


Aveva ormai accantonato l’idea di potersi candidare a sindaco salendo sul trenino più pieno di elettori non cattocomunisti, quello del M5S, pronto a mettersi alla guida dello stesso. Si era convinto che a lui il biglietto purtroppo non l’avrebbero dato (le regole di Beppone e Casaleggio indicavano con chiarezza come chi si sia candidato o espresso a favore di qualcuno di diverso dal MoVimento, non avrebbe mai potuto rientrare). E tutti e tre (uno andando nella lista di Forza Italia nel 2014, peraltro con un risultato non memorabile, l’altro con quella Cesena siamo noi nata dopo lo scatto di nervi causato dai pugni mostratigli da Adamo nella serata durante la quale i vicini di casa dovettero chiamare i carabinieri per separare Vitto e i suoi dalla rissa con Natascia e i suoi, il terzo dichiarandosi plurielettore del Pd), si erano fatti fuori da soli.

Piazza del Popolo – Cesena (credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)


E invece qualche mese fa un amico illuminato ha spiegato a ViVì come il nuovo corso dei pentastellati preveda che la regola non valga più. Ormai i pentastellati sono un partito moderno e non respingono (quasi) più nessuno, come le candidature alle politiche dimostrano.

 


E ViVì come ha tradotto la notizia? Calcolando che, con un po’ di attenzione, potrebbe salire sul treno dei 5 stelle cesenati e prenderne la guida, ma percorrendo alcune tappe obbligate.


La prima è di mettersi nell’ombra (come è avvenuto per i nostri tre eroi in questi mesi. O no?). La seconda da non mancare era già li: serviva fare fuori Natascia e i suoi. Come come è avvenuto con fragore, per chiunque sappia contare fino a 20, tanto pochi sono i voti rimediati da Adam e Nati alle parlamentarie dei 5 stelle. Fatte queste, basta aspettare il voto nazionale, contando sul fatto che a Cesena il risultato per i grillini sarà poco esaltante. In quel momento basterà farsi avanti gonfiando il petto, come espressione del nuovo corso. Appunto.


Le prime due tappe sono state facili facili. Sparendo (anche se in modo diverso) dall’agone politico e restando nell’ombra, i tre hanno fatto la mossa più facile.
Suggerendo e facendo suggerire a Natascia la mossa di Adamo candidato alle parlamentarie per rendere palese l’isolamento dei due, hanno fatto bene la seconda, contando sulla voglia della coppia più bella del mondo di monetizzare  al Senato anni di impegno per i grillini.


Adesso manca solo la terza mossa. E per vederla basterà aspettare il 5 marzo.
In quel momento si potrebbe palesare anche il serpentello ViVi e tutti scopriremo chi si cela  sotto la sua pelle squamata.
Noi scommettiamo che si tratti di Vitto (il più scafato dei tre), prontissimo a candidarsi sindaco come grillino di nuovo conio.
Avverrà con totale sconcerto, dispiacere, disperazione di Giango e Faggio, che come lui sul piatto della roulette delle elezioni comunali, hanno buttato tutte le loro fiches. Ma che non sono andati molto oltre la marcatura a uomo, mentre Vitto ha un piede capace di lanci politici illuminanti che loro due neppure si sognano. Scommettiamo?
Chi vivrà vedrà naturalmente, perché il cobra non è sempre un serpente, a volte è anche un politico bello strisciante.

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