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Marco Casali riconquista Forza Italia

Pur non essendo sul palco è stato lui il vincitore della conferenza stampa di ieri monopolizzata da Anna Maria Bernini

Una sorpresa e una conferma. Questi due sostantivi racchiudono gli aspetti più evidenti delle presentazione fatta ieri dei candidati di Forza Italia.

La sorpresa riguarda Marco Casali. Era sotto gli occhi di tutti che Marcone fosse rinato a nuova vita dopo la defenestrazione di Palmizio. Ma la situazione, per lui, è molto più positiva di quanto non si potesse pensare. Il fatto stesso che era stato lui ad organizzare la conferenza stampa faceva capire che il vento era cambiato. Il bacio e l’abbraccio (ricambiati) con Anna Maria Bernini poi sono stati un segnale forte dato alla “platea”. In sala, oltre ai giornalisti, c’erano anche molti esponenti (amministratori locali e  simpatizzanti) di Forza Italia.

 

È presto per dire che Casali sarà il prossimo candidato a sindaco. Però è sicuro che chi ha questo tipo di ambizione in lui troverà un avversario ostico da battere. Poi bisognerà capire se la coalizione sarà unita o no. Questa è un’altra cosa. Secondo Anna Maria Bernini l’unità dovrà essere un mantra. Ma  a volte, è più facile dirlo che farlo. Anche se rinunciarci significherebbe essere dei tafazziani doc. Un centrodestra diviso avrebbe pochissime possibilità di andare al ballottaggio.

Tornando invece alla conferenza stampa di ieri, la conferma arriva da Anna Maria Bernini. Nel senso che è l’ennesima dimostrazione di quello che sostengo da tempo: l’esperienza da parlamentare ti cambia (in senso positivo). Con la Parlamentare di Forza Italia mi ero incrociato solo una volta. Una conferenza stampa all’Hotel Casali. Mi pare di ricordare che Anna Maria Bernini (era agli albori dell’esperienza politica) fosse candidata governatore alla Regione.

 

Ebbene, con quella di ieri c’è una differenza radicale. Resta una bella donna. Già allora si capiva che era preparata. Ma il suo era un approccio piuttosto timido. Adesso è sicura. Quasi dirompente. Forse troppo. Avrebbe dovuto dare un po’ più di spazio ai candidati all’uninominale. Però si capisce che è padrona della materia. Oggi ha parlato di fisco e immigrazione. Nel primo caso ha difeso a spada tratta la flat tax. Nel secondo ha detto no alla retorica buonista, ma non è andata molto oltre.

 

Ma non solo è spigliata, è anche impostata,  molto bene. Ha una buona dizione e anche il modo di gesticolare è ricercato. Poi Berlusconi lo cita spesso, ma non troppo. Insomma, si capisce che non si è fatta da sola. Non a caso è già stata ministro e, nell’ipotesi di una vittoria del centrodestra, potrebbe avere un incarico importante.

 

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