Anna Strippoli chiede che non si faccia cadere a pezzi l'attuale ospedale
Non lasciamolo cadere a pezzi il Bufalini. È all’appello contenuto nel documento di Anna Strippoli (Potere al Popolo).
In attesa di capire che ne sarà del vecchio ospedale una volta costruito quello nuovo (2025, abbiamo accettato la sfida!), non possiamo che continuare a chiedere che sia comunque tenuto con cura. Sia ben chiaro, la priorità va sempre al contenuto, centralità del paziente, eccellenze, professionalità, nuove tecnologie, su cui investire sempre, e non al contenitore. Ma non é nemmeno accettabile che quando si arriva in ospedale si abbia la percezione di abbandono o degrado.
Oltre alla viabilità, alla sosta, all’eliminazione di eventuali barriere architettoniche, cose sulle quali abbiamo più volte chiesto interventi, con il maltempo di questi giorni, sono state segnalate alcune criticità su infiltrazioni (la galleria di collegamento fra piastra servizi e ospedale), nelle pensiline per le biciclette e su una facciata particolarmente degradata (in allegato qualche foto). Prendersi cura di ciò che c’è riteniamo sia comunque importante.
In attesa del nuovo ospedale (e rimaniamo in attesa della prima bozza del progetto), abbiamo chiesto e continueremo a chiedere interventi di manutenzione e miglioramento.
E continuiamo a non comprendere perché non si riesca a fare un lavoro completo. Alcune di queste segnalazioni sono state già esposte da noi, anche con richieste dirette, all’ufficio tecnico. Ultima pochi mesi fa sul parcheggio “riservato” nella zona pensiline che dovrebbe essere per le biciclette. Sempre lavoro fatti a metà. Sarà mai possibile vedere dei lavori “fatti e finiti” e non le solite toppe?
Prendersi cura dell’attuale ospedale Bufalini deve essere un’impegno concreto. Rimbocchiamoci le maniche.
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