Il candidato di Leu critica il sindaco di Savignano e lo accusa di aver voluto favorire Landi
Giuseppe Zuccatelli (Liberi e uguali) critica la scelta di Filippo Giovannini, sindaco di Savignano, di aver invitato solo Fabrizio Landi, candidato del Pd, ad un’uscita che lo stesso sindaco ha fatto col ministro Galletti. Una critica che Zuccatelli ha espresso in una lettera che ha inviato a Giovannini.
Egr. sig. sindaco, apprendo con rammarico dalla pagina Facebook di Fabrizio Landi che Lei, nei giorni scorsi, ha invitato il candidato del PD a visitare, insieme al ministro Galletti, una impresa locale del suo territorio.
Dalla medesima fonte apprendo anche che la visita per cui Lei ha fatto pervenire invito esclusivamente all’attuale segretario territoriale del PD, si è svolta stamattina.
Al guardare le foto dell’evento si intuisce senza alcuna ambiguità che si tratti di visita ufficiale di un sindaco, con tanto di fascia tricolore, e di un ministro della Repubblica, ad un’importante ed innovativa azienda del territorio.
Ciò che stona e che lascia alquanto contrariati e che Lei si sia premurato prima di invitare e poi di condurre in visita all’impresa prescelta solo l’attuale candidato del PD – che non ricopre alcuna carica istituzionale nel nostro territorio – ed abbia apertamente scelto di non invitare, come invece correttezza istituzionale avrebbe dovuto imporle, tutti gli altri candidati del medesimo collegio in cui il segretario del PD si propone come candidato.
Dal punto di vista politico non posso che notare l’attuale stato confusionale del mio avversario che, anche quando il senso delle istituzioni gli consiglierebbe di farsi da parte, coglie ogni occasione per farsi riprendere in bella posa accanto ad un ministro od un sindaco. Si tratta di un segno di debolezza che, con palmare evidenza, è frutto degli ultimi sondaggi che danno il PD in caduta libera e l’inasprirsi del clima di generale avversione che vive il partito di Renzi.
Dal punto di vista istituzionale, invece, non posso che sottolineare l’incoerenza della Sua condotta che mi pare ben rappresenti una generale idea di stringente contiguità tra istituzioni e Partito Democratico che male ha fatto negli anni tanto all’uno quanto all’altro.
Credo che anche “turandosi il naso”, come invita a fare Renzi, gli elettori siano stanchi di questa trasandatezza nella gestione della cosa pubblica che conduce a confondere visite elettorali e visite istituzionali e che certe “parate” finiscano per allontanare, e non avvicinare, i cittadini, ed i ragazzi e le ragazze in particolar modo, alle istituzioni politiche.
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