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I dubbi di Eufemio

Il post di Gian Paolo Castagnoli

Gian Paolo Castagnoli resta una penna sopraffina. Lo dimostra anche nell’ultimo post che ha caricato nella sua pagina Facebook e  che riporto.

Ho un amico che si chiama Eufemio Onestini. Per muoversi usa sempre la bicicletta, per giunta arrugginita, e così vecchia che ogni dieci minuti gli esce la catena, per non parlare dei freni quasi inesistenti, che lo obbligano a usare la suola delle scarpe per fermarsi facendo attrito sull’asfalto. A proposito di scarpe, non ha paura di rovinarle perché sono già sfonde in partenza: infatti è così umile che le compra solo usate ai mercatini delle pulci, anche se mi ha confessato che nel suo guardaroba, per le grandi occasioni, ne ha anche un paio da 10 euro acquistato in una bancarella di un ambulante del Bangladesh. Però nei pasti è davvero sobrio: salta la colazione, pranza con un po’ di alghe macrobiotiche (ma non quelle care che vendono nei negozi specializzati, lui se le coltiva da solo in casa) e a cena si accontenta di un pacchetto di cracker di cui fa scorta al discount. Ieri il mio amico Eufemio mi ha chiesto se con queste credenziali può aspirare a fare almeno il sottosegretario. Gli ho detto che se dona ai poveri la bici, le scarpe, le alghe e i cracker può diventare almeno ministro. O addirittura apostolo.

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