Potere al Popolo critica le scelte di Renzi e Gentiloni
Redditi bassi e 80 euro: segnali preoccupanti di politiche del lavoro completamente sbagliate. Questo il pensiero di Potere al Popolo contenuto in un documento.
Le politiche dei governi Renzi e Gentiloni, pesantemente punite dagli elettori alle ultime elezioni, negli ultimi anni non hanno fatto altro che regalare risorse alle imprese, mentre si dava il via libera definitivo ai licenziamenti illegittimi, ai demansionamenti, alla videosorveglianza, alla massima precarietà al lavoro, sia quello dipendente, che quello autonomo.
Redditi bassi e “mancette” elettorali: nel Cesenate il bonus di 80 euro per oltre 22.000 lavoratori, sono un pessimo segnale. Quei famosi 80 euro, che ci sono costati 1000 giorni di pessimo governo PD con riforme devastanti come il Jobs Act o la Buona Scuola, che hanno messo il paese preoccupantemente in mano alle destre.
La “precarizzaione” del lavoro e la perdita di diritti sono diventati la regola, i salari si sono impoveriti, la ricchezza si è spostata dal lavoro al capitale e alla rendita. Ancora grande disparità per le donne, il cui lavoro costa meno ed è più precario. Per i giovani una situazione devastante: disoccupazione a livelli inaccettabili, lavoro sfruttato e persino gratuito, con stage, tirocini, o alternanza scuola/lavoro.
Su quest’ultimo abbiamo letto con preoccupazione le dichiarazioni di apprezzamento e di sostegno fatte in questi giorni dell’Assessore (con delega alla scuola) Benedetti. Ennesima dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto il Partito Democratico che amministra la nostra città sia lontano dalla gente e soprattutto da politiche di “sinistra”.
Noi siamo per la cancellazione del Jobs Act, della legge Fornero sul lavoro e di tutte le leggi che negano il diritto ad un lavoro stabile e sicuro. Siamo per la cancellazione delle principali forme di lavoro diverse dal contratto a tempo indeterminato, per la messa fuori legge del lavoro gratuito, a qualsiasi titolo prestato. Siamo per le assunzioni pubbliche per potenziare e riqualificare il welfare, e contro le esternalizzazioni. Siamo per il contrasto effettivo al caporalato e alle moderne forme di schiavismo, al lavoro nero o “grigio”.
Tutto questo e tanto altro, alla base del programma politico di Potere al Popolo, un programma che oggi è diventato azione politica sui territori. Perché anche nel nostro territorio sono tante le vertenze e le lotte in corso, sono tante le cose che non vanno a partire proprio dai redditi troppo bassi.
Vogliamo fare sentire la nostra voce e dare il nostro sostegno. Vogliamo parlare seriamente di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario (per lavorare tutti), di riduzione dell’orario di lavoro nell’arco della vita (cancellando la controriforma Fornero). Di lavoro, di diritti, di sinistra!
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