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Un esempio dalla corsa dei polli

L'analisi di Paolo Lucchi, sindaco della città: "Cesena è questo: attenzione alla socialità, allo sport praticato da tanti, alla solidarietà"

Questa mattina, a San Vittore e dintorni, si è corsa la trentanovesima edizione fella corsa dei polli. Tra i concorrenti c’era Paolo Lucchi, sindaco di Cesena. Questa la sua analisi sulla impegnativa podistica.

Con la 39sima “Cursa di Poll” gli amici della Podistica San Vittore, capitanati da Walter Silighini e la ditta Amadori, capitanata dal mitico Francesco con a fianco l’infaticabile nipote Francesca, hanno offerto un regalo all’immagine della nostra città.
È accaduto grazie al fatto che le migliaia di persone – giunte da tutta la Romagna ed anche con più pullman da Teramo, dove l’Amadori si è insediata da anni – che hanno percorso camminando e correndo le nostre colline, hanno visto garantirsi il meglio della nostra capacità organizzativa ed ospitale. Ma anche perché, come da buona tradizione di tutti gli eventi podistici della nostra città, parte del ricavato della corsa è stato devoluto all’Associazione dei genitori della terrapia intensiva neonatale dell’ospedale di Cesena e della neonatologia di quello di Forlì.
Cesena è questo: attenzione alla socialità, allo sport praticato da tanti, alla solidarietà. E molte delle nostre società sportive ne sono tanto consapevoli, da impegnarsi ancor più di quanto ci si attenderebbe, per offrire eventi organizzati con una passione che fa ripartire tanti da Cesena con la voglia di tornarci.
Grazie!

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