Post del giornalista Gian Paolo Castagnoli
Sempre molto belli e lucidi i post che Gian Paolo Castagnoli, giornalista cesenate, carica nella sua pagina Facebook. Anche quello pubblicato oggi è molto interessante.
Un’analisi coraggiosamente cruda. Parole di verità. Lucidità nel leggere la realtà. Chiarezza nella proposta fatta. Dopo mesi di nauseanti deliri e ragionamenti piccoli piccoli, ho ascoltato con attenzione quello che mi pare un gigante in un mondo di nani. È il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A quasi 77 anni è l’ultima àncora che vedo per sentirmi ancora legato a questo Paese che mi sembra pericolosamente impazzito. Ovviamente quasi tutte le reazioni al suo ultimo discorso sono state negative, se non offensive. Questo mi conferma che probabilmente abbiamo imboccato una via senza ritorno. Fino all’altro ieri temevo che fossimo sull’orlo del baratro. Ora sono certo che ci siamo già dentro. Anzi, forse ci siamo già sfracellati sul fondo. Se questo è il nuovo mondo che vogliono i cantori del cambiamento, che è la peggior sciagura quando è alimentato da imbarazzanti vuoti di idee, io mi chiamo fuori da questo mondo. Sperando di trovare la voglia di ricostruire qualcosa dalle macerie che ci lasceranno. Sempre che resti qualcosa per ricostruire. Il volto “tiratissimo” di Mattarella mentre parlava mi porta a pensare che il mio non sia solo un cronico pessimismo. Non avere colto la drammaticità del suo tono e degli scenari che ha indicato significa avere perso completamente il lume della ragione!
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