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Parte il Macfrut dei record

Domani taglio del nastro. L’ortofrutta è un settore fondamentale dell’agroalimentare italiano

Su il sipario sulla vetrina internazionale dell’ortofrutta. Appuntamento in Fiera a Rimini dal 9 all’11 maggio con la 35esima edizione di Macfrut. Padiglioni aperti per i professionisti dell’ortofrutta dalle ore 9.30 (fino alle ore 18), l’inaugurazione ufficiale della Fiera avverrà alle ore 11.30 alla presenza di Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna, Juan Guillermo Zuluaga Cardona, Ministro Agricoltura Colombia (Paese Partner 2018), Giuseppe Pan, assessore Agricoltura Regione Veneto (Regione Partner 2018) e Paolo De Castro Vice Presidente Commissione Agricoltura Parlamento Europeo.

Imponenti i numeri della rassegna cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi quattro anni. Macfrut si dispiega su 8 padiglioni su un’area di oltre 55mila metri quadrati, oltre 1100 espositori, un quarto dei quali esteri, oltre 1500 buyer invitati da tutto il mondo, un centinaio tra convegni, incontri e seminari per fare il punto sul sistema ortofrutticolo internazionale. Ultimo dato di crescita, la presenza di pullman di visitatori, organizzati da imprese, associazioni, riviste e università: dai 20 della scorsa edizione (di cui 3 esteri), ai 50 di quest’anno.

 

L’ortofrutta è un settore fondamentale dell’agroalimentare italiano. Il valore della produzione arriva a 12 miliardi e 329 milioni di euro, il 25% del valore della produzione dell’intero settore agricolo; di questo importo, circa 3,2 miliardi arrivano dalla frutta propriamente detta (gli agrumi sono a parte e valgono da soli quasi un altro miliardo di euro), patate e ortaggi totalizzano poi altri 7,4 miliardi, il resto si distribuisce fra uva da tavola e legumi. Il 50% circa di tutto questo arriva dalla cooperazione.

 

L’Italia è tra i primi al mondo con una produzione di oltre 10 milioni di tonnellate di frutta all’anno, dato che mette insieme frutta, agrumi e uva da tavola. Gli ortaggi sia in serra che pieno campo, insieme a legumi secchi, patate e olive da tavola arrivano a oltre 15 milioni di tonnellate (Fonte: Cso Italy).

Il 2017 sarà ricordato come l’anno del record nelle esportazioni. Per la prima volta infatti è stata superata la soglia dei 5 miliardi di euro (5,1 miliardi per la precisione, +2,5%) che pongono il settore ortofrutticolo al secondo posto come valore nell’agroalimentare italiano (Fonte Ice Agenzia). Solo il vino ha fatto meglio, con 6 miliardi di euro, tutto il resto viene dopo. Non solo: se al settore ortofrutta sommiamo quello di conserve e succhi vegetali (3,2 miliardi di euro) l’insieme darebbe 8,3 miliardi di euro, al primo posto come peso in valore economico.

La quota maggiore dell’export è rappresentata dalla frutticoltura (3,7 miliardi di euro), minore ma sempre di rilievo la quota orticola (1,4 miliardi).

Riguardo i consumi, il 2017 ha visto un aumento dei volumi consumati di frutta e verdura in Italia (Fonte Cso Italy). Nell’arco dell’ultimo anno le famiglie italiane hanno acquistato, per il consumo domestico, 8,5 milioni di tonnellate di ortofrutta, circa 180 mila tonnellate in più rispetto al totale del 2016 (+2,2%). L’incremento rispetto a soli cinque anni fa è del +12,4%, anche se il riferimento è sulla base di un’annata, quella del 2013 nel quale l’ortofrutta era in caduta libera. Aumenta che il volume d’affari del comparto, salito del +3% rispetto allo scorso anno, che ha raggiunto i 14,2 miliardi di euro.

Prezzo medio di acquisto stabile nel 2017 con 1,67€/kg, nel periodo 2014-2016 era di 1,66€/kg.

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