Su piazza della Libertà interviene l'avvocato Enrico Sirotti Gaudenzi
Piazza della Libertà, in progetto che non piace a Enrico Sirotti Gaudenzi, avvocato, che spiega la sua posizione in un intervento.
A distanza di pochi giorni dall’inaugurazione della nuova Piazza della Libertà, la mega vasca da bagno priva per il momento del funzionamento della fontana che ne consentirebbe il giusto utilizzo, è già possibile fare alcune amare previsioni.
Le prima interessa il materiale utilizzato: questo presenta già scalfitture, assorbimento di sporco e pericoli per i passanti (sono già state registrate cadute a danno dei passanti a causa dei gradini e dei leggeri dislivelli non visibili); la seconda, ben più grave, interessa il futuro del nostro centro storico “privato” di un utile parcheggio che offriva, grazia al suo regolare utilizzo, vita e sostentamento a tutti i commercianti del centro storico.
Ancora oggi continuano ad essere presenti ovunque cartelli con la scritta “affittasi” o “vendesi” quando la realizzazione di questa grande nuova opera avrebbe dovuto favorire anche una immediata ripresa delle attività adiacenti al perimetro interessato.
Forse i commercianti, nonostante il provvedimento che prevede un contributo a fondo perduto per ogni nuovo negozio, attendono, prima di iniziare nuove attività, che riprendano i probabili lavori in piazza della Libertà e che questi possano terminare “realmente” fra non meno di parecchi mesi?
Quali?
Quelli necessari per le successive riparazioni?
Certo non lo si può escludere: infatti ricordo quanto si verificò ai tempi in via Cesare Battisti quando si dovette intervenire diverse volte su alcuni tratti della pavimentazione.
In quel periodo si leggeva spesso sui quotidiani: “via Battisti senza pace…ancora interventi di manutenzione!”.
Di una cosa siamo certi: in piazza della Libertà la pace non manca e forse, purtroppo, non mancherà: quella tombale!
Non abbiamo la certezza, al contrario, che al peggio non vi sia fine e che, nonostante la lunga battaglia portata avanti dai tanti cittadini non ascoltati dall’attuale amministrazione comunale, possa essere accantonato il progetto di realizzazione delle tre piazze tra la Biblioteca Malatestiana ed il Palazzo del Ridotto che assesterebbe l’ultimo e mortale colpo alla nostra città.
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