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Le priorità del Pri

Base per alleanze con forze di centro. Sabato il congresso

Non è un programma, ma qualcosa di molto simile. Visto il nuovo lessico politico, lo si può definire un preliminare. Sta di fatto che i repubblicani hanno messo nero su bianco le loro idee e si sono detti pronti a confrontarsi con le le altre forze politiche. Non tutte. C’è qualche sbarramento, come, ad esempio, la Lega.

 

Insomma, l’Edera era e resta una forza di centro e di lì non si muove e in quell’alveo è disposta a fare alleanze. Tra i possibili interlocutori c’è anche il Pd, ma a patto che ci sia discontinuità sui programmi.

Le linee programmatiche verranno tratteggiate sabato nel corso del congresso che si terrà a Martorano. Sul fronte nazionale il Pri si dice lontano dal governo che sta per nascere.

 

A livello locale è ritenuto necessario rovesciare completamente “il modo di amministrare che ha caratterizzato queste due ultime legislature”.

 

Chiedono un impegno massiccio sul fronte delle infrastrutture a cominciare dal lotto zero e dal completamento della secante. Un ampio capitolo è dedicato anche alla tutela del sistema dei corsi d’acqua.

 

Per la sosta rilanciate una serie di proposte: Sacro Cuore, via Mura Eugenio Valzania (dietro palazzo Guidi), l’area di fronte al Lugaresi da mettere a disposizione soprattutto per la Rocca.

 

Rilanciata l’idea di un tavolo operativo per l’edilizia formato da imprese, banche e amministrazione comunale. Sempre sullo stesso tema ribaditi i dubbi sul Novello. Chiesta, invece, la messa in sicurezza dei plessi scolastici. E sottolineata la necessità di implementare il settore dei servizi per gli anziani.

Sulla cultura innanzitutto si lamenta la perdita di manifestazioni come Clic Ciak, oppure dei concerti estivi che si tenevano alla Rocca. Per il Bonci non piace il matrimonio con Ert “Cesena deve gestire con proposte proprie una realtà come il teatro”. Per la Malatestiana si lamenta l’assenza di una direzione scientifica adeguata. Inoltre viene rilanciato il museo per la città al Sant’Agostino.

 

La sanità è un altro tasto dolente. Per prima cosa si chiedono più servizi al Bufalini “il trauma center non basta”, poi una risposta adeguata per liste di attesa e il Pronto soccorso (più personale e più attrezzature). Chiesta Emodinamica 24 ore su 24 e poi posto l’accento sulla necessità di una riforma più ampia e complessa della medicina di base.

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