Forum sul sociale dei Popolari per Cesena
Venerdì scorso 23 maggio, si è svolto presso la Sala Quartiere Oltresavio il quinto dei 10 Forum organizzati dai Popolari per Cesena che ha avuto come tema “Rigenerare l’economia, la finanza e l’impresa”.
Sono intervenuti all’incontro Mirco Coriaci, direttore Confcooperative Forlì-Cesena e Luca Brasini, direttore Fondazione Opera Don Baronio-ONLUS.
La cooperazione di comunità risponde ai bisogni concreti della gente. Il welfare aziendale poi viene visto in modo riduttivo come il “buono” da spendere, mentre il fine è quello di avvicinare gli obiettivi aziendali a quelle che sono le esigenze del lavoratore. Confcooperative si affianca a chi vuole fare impresa; mette anche a disposizione a chi vuole essere imprenditore di se stesso strumenti finanziari, giuridici e di ordine psicologico. Gli strumenti finanziari ci sono; le Amministrazioni locali devono farli conoscere. La “rigenerazione” poi avviene tramite la formazione dei giovani; bene l’alternanza scuola-lavoro intesa però correttamente come un “imparare” il lavoro (e non fare fotocopie). Ci vuole il “tutor” in azienda che accolga i ragazzi e li segua. E importanza della formazione per i 40-50enni che perdono il lavoro e devono riqualificarsi.
Luca Brasini ha ricordato l’origine della Fondazione Don Baronio che si identifica nella testimonianza cristiana e di impegno sociale del fondatore, don Baronio, prima verso i bambini e poi nei confronti degli anziani. Con un fatturato di 4,5 ml di euro la Fondazione gestisce una casa residenza anziani con 99 posti letto (di cui 17 privati e 82 convenzionati col Comune), un centro diurno con 25 posti, un residence per anziani autosufficienti e una cooperativa che affianca le attività della Fondazione.
Cesena (photo credits: https://www.flickr.com/photos/paolo_cst/)
Nel Cesenate il rapporto posti letto per anziani/cittadini è tra i più elevati; questo però non significa che la risposta al bisogno sia sufficiente; in Fondazione il valore fondamentale è la “persona” e il “lavorare con la persona” è difficile ed impegnativo perché occorre coinvolgersi personalmente. La presenza dei famigliari in struttura costituisce una grande risorsa per il bene dell’anziano. Tramite i lasciti alla Fondazione le rette sono particolarmente basse per poter venire incontro ai bisogni delle famiglie. Non è detto però che la risposta al bisogno delle famiglie sia la casa residenza; c’è l’assistenza domiciliare, ci sono progetti che possono coinvolgere ed accogliere gli anziani durante la giornata. Importante è il volontariato organizzato fatto da persone che collaborano a rotazione alla casa residenza, coinvolgendosi in vari progetti per il benessere degli anziani.
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