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I problemi dei 5Stelle

Li ho sempre considerati un partito come un altro e messi alla prova dimostrano che lo sono: con pregi e difetti

Diverso il discorso per i 5Stelle  in quel caso è stato cercato un vero e proprio rinnovamento. Ma non è che i risultati siano stati tanto brillanti: l’impressione è stata quella di avere a che fare con volti nuovi di persone che però avevano pregi e difetti (nel senso buono) dei “vecchi” politici, con la differenza che non solo non avevano nessuna esperienza, ma (in molti casi) neppure una scuola. Con i rischi annessi a una situazione del genere.

Questo il giudizio che ho dato dei 5Stelle nel mio libro, Vent’anni a Cesena, pubblicato nel 2016. I pentastellati cesenati hanno sempre detto che io ero prevenuto nei loro confronti a causa dei contributi all’editoria. Sono uno dei quattro fondatori di un quotidiano che li ha sempre presi. Non è vero. Chi mi conosce e conosce la mia storia professionale e il mio pensiero lo sa bene È vero però che sono distante dai grillini. Non per un motivo programmatico. Diverse delle loro idee sono condivisibili. Non mi è mai piaciuto il loro atteggiamento da unti del Signore, da superiori.

 

Li ho sempre considerati un partito come un altro. Con tutti i pregi e i difetti. Del resto non ho mai pensato che tutti i bravi siano da una parte. Assolutamente no. In tutti i partiti ci sono quelli bravi e quelli meno.

Oltre alla saccenza, quello che ho imputato ai 5Stelle è la mancanza di esperienza. Quella che, invece, per loro è una sorta di sesta stella. No, cari signori. Senza esperienza non di va da nessuna parte. Non solo in politica. Ma in tutti i campi della vita. E lo dico per esperienza personale.

 

Lo specchio, se guardiamo alla politica, ce l’abbiamo al governo. Salvini, che è un politico di lungo corso, sta facendo un sol boccone di Di Maio e dei 5Stelle.

 

Ma che i pentastellati siano un partito come gli altri è emerso con estrema chiarezza nel corso di tutti questi anni in cui sono stati sotto i riflettori.

Sarebbero tantissimi gli esempi. Ad esempio, adesso, leggo che di scontri verbali fra Natascia Guiduzzi, storica leader cesenate, e il coordinatore politico Luigi Maccariello. Non mi meraviglio. Sono cose che succedono da tutte le parti e che sempre succederanno. Tante ne ho viste e raccontate e tante ne vedrò.

 

Con questo non voglio dire che i 5Stelle siano il male assoluto. Assolutamente no. Non l’ho mai pensato. Sono uno schieramento politico e come tale vanno valutati. Un partito lo si sceglie per una vicinanza dei valori che poi porta all’elaborazione di idee e programmi che inevitabilmente sono condivisi. La capacità non solo di elaborazione, ma anche di realizzazione dovrebbe essere un altro elemento di valutazione. Perché, sia chiaro, a scrivere il libro dei sogni sono capaci tutti.

 

Invece in questi ultimi anni, ho l’impressione, che le scelte siano state fatte per altri motivi. Più di pancia. Più per un’esasperazione perfettamente condivisibile. E di questo la colpa è solo dei partiti “tradizionali”.

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