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Le valutazioni sbagliate

Anna Strippoli (Potere al Popolo) interviene su piazza della Libertà

Su piazza della Libertà interviene Anna Strippoli (Potete al Popolo).
L’amministrazione delle “pavimentazioni sbagliate”: anche su Piazza della Libertà facili profeti!
Partiamo da una certezza, noi siamo da sempre favorevoli alla pedonalizzazione della parte più nobile del centro storico, con un progetto ambizioso e una visione nuova di città, in grado di liberare strade e piazze da auto e mezzi pesanti, per riconsegnarle ai cittadini.
Su Piazza della Libertà avevamo però da subito contestato i costi, davvero molto alti per un risultato finale tutt’altro che faraonico (evidentemente impossibile uniformare la tipologia dei materiali, con le continue manutenzioni, anche oggi in Via Cesare Battisti / Via Carbonari, a dimostrare la fragilità delle scelte fatte), le tempistiche del tutto sbagliate, con la crisi che stava colpendo duro anche il nostro territorio, e per le indagini archeologiche che, con gli ormai famosi, e ben poco coraggiosi, 40 centimetri, sono stati poco più di una spolverata.
Qualcuno all’epoca ci ha ascoltato? Qualcuno si è voluto confrontare con noi? ZERO ASSOLUTO.
Oggi Sindaco, Giunta e il gruppo consiliare che li sostiene (un monoblocco PD), sembrano molto piu dialoganti e aperti. Cosa assolutamente positiva, peccato che le destre oggi purtroppo al governo del Paese e preoccupantemente in grande ascesa, abbiano sferrato il solito attacco polemico (durissimo lo scontro).
Nel merito della vicenda che tiene banco in questo inizio di estate (umido e instabile), bene che 1.5 milioni di euro, inizialmente previsto dalla Regione Emilia Romagna per finanziare il progetto “Piazza della Libertà”, un lusso del tutto superfluo, siano stati invece dirottati in Emilia per le zone colpite dal terremoto. Grande solidarietà.
Male che 1.5 milioni di euro, saliti poi a 3 milioni con il mutuo per poter finanziare l’intera opera, non siano stati utilizzati per interventi a sostegno di chi in questi anni ha subito la crisi economica e sociale in maniera drammatica, finendo ai margini della società.
Rimandare di qualche anno e a tempi migliori la riqualifica di Piazza della Libertà, oppure dando magari la priorità al progetto più contenuto e meno invasivo delle “tre piazze” che circondano un patrimonio dell’umanità come la Biblioteca Malatestiana, non era affatto utopico!

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