Quest'anno ci saranno 360 ricette (122 di Artusi) e sessanta spettacoli. Sì potrebbero studiare sinergie con altri territori, a partire da Cesena
La festa Artusiana compie ventidue anni. E, senza ombra di dubbio, è, tra le fiere e le sagre, l’appuntamento più importante del territorio. Però pare riduttivo definire l’appuntamento forlimpopolese una sagra. È molto di più. Innanzitutto è un omaggio a Pellegrino Artusi, unanimemente ritenuto il padre della cucina italiana. Non a caso la notte bianca del Cibo che si terrà, in Italia, per la prima volta, il prossimo 4 agosto, è stata fissata il giorno del compleanno di Artusi.
Ed essendo dedicata a lui la festa non può essere che in grande appuntamento. Innanzitutto culinario. Saranno 360 le ricette proposte. Di queste, 122 (il 36 per cento) saranno dell’Artusi. Ma la festa non sarà solo cibo. Previsti incontri, presentazioni di libri, premiazioni, mostre e spettacoli.
Questo ultimi, affidati alla regia di Stefano Bellavista, saranno articolati in cinque sezioni. Nelle nove serate previsti sessanta appuntamenti con 159 artisti.
Quest’anno la festa inizierà il 23 giugno e terminerà il primo luglio. Nei primi due giorni ci sarà una sovrapposizione con la festa di San Giovanni di Cesena. Ma quella non deve essere considerata una concorrenza. I due eventi non solo possono essere complementari, ma potrebbero dar vita ad una collaborazione che porti alla creazione di un pacchetto turistico unico.
Un’offerta che vada oltre in due appuntamenti fieristici, ma che comprenda anche il territorio. Senza prendere in considerazione il mare (dove comunque sarebbero diverse le cose da visitare) le nostre zone offrono tante cose che possono arricchire un fine settimana da far iniziare il venerdì. Innanzitutto c’è Bertinoro. Volendo si potrebbe arrivare fino a Mercato Saraceno e vedere la bellissima Pieve di Monte Sorbo. Oppure ci sono i monumenti di Cesena a partire dalla Malatestiana. Ma non si potrebbe fare a meno di visitare Villa Silvia (con la camera del Carducci) vero tempio della cultura.
Resta però il fatto che tutto ruoterebbe attorno alle fiere. In particolare alla festa Artusiana. Quella dovrebbe essere il magnete. Sì è guadagnata i galloni sul campo. Ed ora può fare un ulteriore passo in avanti, magari con la regia di Destinazione Romagna.
Questo post è stato letto 159 volte