Documento di Enrico Sirotti Gaudenzi (Forza Italia)
Fontana Masini: più tutela per il nostro patrimonio storico e culturale. Questa l’estrema sintesi del documento di Enrico Sirotti Gaudenzi (Forza Italia).
E’ arrivata ai giorni nostri dal lontano 1591 e, se facessimo un passo
indietro di qualche decina di anni, certamente si potrebbe appurare come la pietra d’Istria ed i marmi colorati utilizzati per la costruzione della
nostra importante opera si trovassero in uno stato nettamente migliore a
quello attuale, nonostante l’importante restauro avvenuto nel 2010.
Il tempo, gli agenti atmosferici e, voglio aggiungere, il modificarsi dei
costumi e del rispetto per il patrimonio di tutti hanno contribuito
certamente ad evidenziare i segni del tempo sul nostro prezioso monumento.
Oggi, purtroppo, sono numerosi gli atti che, dolosamente o colposamente,
causano scalfitture, danni, esgretolamento alla struttura di questa opera: si lesse sui quotidiani come questa fu utilizzata per un party tra giovani ragazzi; successivamente fu utilizzata come palco per il servizio
fotografico in occasione di un matrimonio; fu, poi, utile ad un ambulante per fissare il proprio tendone e, recentemente, è stata imbrattata durante una festa di laurea.
Come sarà la nostra Fontana fra 50 anni se consentiremo il ripetersi di episodi simili?
Ritengo che sia necessario adottare degli strumenti che consentano di
salvaguardare il patrimonio storico ed artistico della nostra città alla
luce della crescente mancanza di rispetto per le cose altrui e, soprattutto,
per quelle della collettività.
Dopo la realizzazione di parcheggi “silos” che hanno evidenziato lo scarso
interesse per i “mosaici” strappati dalla loro originaria collocazione, dopo
la realizzazione di opere e di pavimentazioni che nulla hanno a che fare con lo stile architettonico del cuore della nostra città sarebbe il caso, ora,
che l’amministrazione comunale si adoperasse per realizzare una “protezione” che permettesse di ammirare la nostra Fontana non consentendone un immediato
e diretto contatto.
Ritengo doveroso, infatti, tutelare per l’interesse di tutta la collettività
il nostro patrimonio artistico e mi preme evidenziare come, ai giorni
nostri, purtroppo, l’installazione di telecamere non risulti – spesso e
volentieri – un valido deterrente: è sempre meglio prevenire che curare!
Questo post è stato letto 186 volte