Tra i contributi selezionati per essere presentati all’evento quest’anno c’era anche il progetto Cogito di Cesena, nato dalla collaborazione fra il CRIAD (Centro di Ricerche e Studi dell’Informatica applicata alla Didattica, emanazione di Ser.In.Ar.), la Scuola Primaria Carducci (Terzo Circolo) e il FabLab Romagna.
“Tale progetto – spiega Alessandro Ricci, direttore di CRIAD – sviluppato dal 2015 per 3 anni, ha visto la sperimentazione di attività e percorsi durante l’anno scolastico ideati da un team eterogeneo composto da professori e giovani ricercatori dell’Università di Bologna (Dipartimento di Informatica, Campus di Cesena) e insegnanti del Carducci, con l’obiettivo di utilizzare lo studio del “coding” (programmazione in ambito informatico) e del “pensiero computazionale” come strumenti al servizio dell’apprendimento e delle diverse materie, della capacità di risolvere problemi, di comunicare ed esprimere se stessi, di collaborare, di creare. In questa visione il computer e il coding sono diventati, nelle mani dei ragazzi, strumenti per un ulteriore e valido “linguaggio” da esser integrato in modo sinergico con gli tutti altri per creare, inventare, apprendere”.
La delegazione di Cesena, durante la tre giorni negli States, è stata impegnata in discussioni, dibattiti e confronti con delegazioni provenienti da 35 paesi di tutto il mondo, con i ricercatori del MIT Lifelong Kindergarten e di altre Università prestigiose (fra cui Harvard, Berkeley), portando un punto di vista innovativo e ambizioso: integrare il pensiero computazionale con il pensiero pedagogico e il patrimonio di valori culturali, metodologici e sociali relativo alla scuola di cui il nostro paese è un riferimento. Nell’occasione il gruppo cesenate ha avuto la possibilità di incontrare e interloquire con professori di fama mondiale come Mitch Resnick, direttore del MIT Lifelong Kindergarten e co-ideatore del linguaggio Scratch, e Cynthia Solomon, storica collaboratrice di Seymour Papert (1928-2016), padre nobile del costruzionismo e della visione a cui il CRIAD si ispira.
Il viaggio a Boston della delegazione cesenate è stato possibile grazie al supporto di diversi organismi del territorio, quali Ser.In.Ar., Confartigianato Cesena, Alexide, Banca di Credito Cooperativo di Sarsina, Gruppo Trevi, Collini Consulting e Fablab Romagna, che, condividendo i principi e gli obiettivi del progetto, hanno messo a disposizione le risorse per la trasferta negli Stati Uniti.
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