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Lattuca rompe gli indugi

Lo farà il 10 settembre nella riunione del Comitato Cittadino del Pd. Intanto si intensificano i rumors sulla creazione del quarto polo

Fra nove giorni partirà ufficialmente la campagna elettorale. Il 10 settembre, con la riunione del Comitato cittadino del Pd, inizierà il percorso formale. Entro fine settembre dovranno evidenziarsi i candidati a sindaco del Pd. Ve ne fosse più d’uno (ma è molto probabile che Enzo Lattuca non avrà concorrenti), il partito dovrà scegliere, con le primarie o con il voto degli iscritti.

Individuato il candidato, lo stesso e la segretaria Moretti saranno delegati agli incontri per costruire la coalizione. Lì, dopo aver condiviso una prima griglia programmatica, si verificherà se vi siano candidature alternative al nome proposto dal Pd. Ve ne fossero, inevitabilmente si andrebbe a primarie di coalizione (magari addizionate da mini referendum sui temi programmatici). Altrimenti si condividerà il programma definitivo e si predisporrà alla pugna.

Fin qui gli aspetti tecnici. Per quanto riguarda Lattuca, dopo l’iniziativa di maggio, nell’assemblea del dieci settembre dirà che è pronto a candidarsi. È facile immaginare che dopo aver dato fuoco alle polveri, nei giorni successivi partirà il lavoro vero e proprio. Primo passo la costruzione della coalizione. Lattuca non partirà da zero, ma il lavoro non mancherà.


Intanto si intensificano i rumors sulla creazione di un quarto polo. Potrebbe nascere sull’asse  Valletta/Zoffoli/Di Placido. Sembra che nel mese di agosto si siano visti più volte. Sia incontri bilaterali  che trilaterali. Si parla di due ipotesi: polo autonomo oppure compattato per trattare con il Pd. La seconda, per la verità, pare alquanto improbabile. Anche se tutto è risolvibile, poi ci sarebbero problemi programmatici.  Soprattutto fra Cesena siamo noi e i Popolari per Cesena. a risolvere anche il nodo del candidato a sindaco. Anche se Valletta sarebbe il favorito, di gran lunga.

Anche se in politica (come nella vita) è possibile tutto e il contrario di tutto, un accordo non sembra facilissimo. Anche perché, nonostante le buone intenzioni, pare che i tre protagonisti abbiano obiettivi diversi: Valletta (punta ad è essere il Pizzarotti cesenate) soprattutto cerca di mettere sotto pressione i suoi e di sminare la concorrenza di Davide Fabbri; Di Placido cerca di rafforzare la sua posizione anche in vista di una trattativa col Pd; Zoffoli invece è indeciso anche perché deve condividere le scelte con un gruppo politicamente piuttosto eterogeneo.

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