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La Lega vola. Elezioni più vicine?

Ipotesi più probabile dopo l'ultimo sondaggio Swg. Salvini ha bisogno di capitalizzare

Una Lega col vento in poppa. È l’immagine che ci offre l’ultimo sondaggio della Swg. Attesta che il partito di Salvini è al 32,2 per cento ed ha quasi completamente cannibalizzato Forza Italia quotata al 6,9. I 5Stelle perdono  l’1,4 e si attestano al 28,3. Il Pd prende un brodino. Grazie ad un più 0,3 sale al 17,7. Per il resto siamo sotto al 4,1 di Fratelli d’Italia.

Matteo Salvini

Il sondaggio poi tocca il tema della nazionalizzazione. E gli italiani ritengono che sia molte le cose che debbano restare pubbliche. Nello specifico: parchi e foreste, ospedali, acquedotti, servizi sociali, autostrade, ferrovie, Rai, gas, energia elettrica.

Invece ritengono che sia meglio il privato per: fibra ottica, cantieri navali, farmacie, Alitalia, servizi telefonici, banche, meccanica, acciaierie.

 

Alla luce di questi dati è possibile fare alcune considerazioni. È chiaro, stiamo entriamo nell’empirico, quindi le analisi sono soggettive. Secondo me questi dati potrebbero avvicinare le elezioni. Nel senso che Salvini potrebbe avere tutto l’interesse ad andare al voto. Credo abbia bisogno di capitalizzare in fretta. In quanto, come sostiene anche un mio amico che di solito ci prende, emerge un contrasto di fondo, anche con il sondaggio: l’elettorato storico leghista è anti statalista; antimeridionale; formato da piccoli imprenditori. Questo stesso sondaggio dice che gli italiani sono molto statalisti. Ma tutti sappiamo che nel nord spira da sempre un vento antimeridionale e pro imprese. Come è possibile tenere dentro tutto? Prima o poi le contraddizioni rischiano di esplodere. E, per questo, Salvini potrebbe ritenere che debba capitalizzare in fretta.

Che l’ipotesi non sia da scartare lo dimostrano anche le prese di posizione di Marco Travaglio, direttore de “Il fatto quotidiano” e giornalista apprezzato e ascoltato dai 5Stelle. Nell’ultimissimo periodo Travaglio, più di una volta, ha invitato i pentastellati a staccare la spina al governo prima che lo faccia la Lega.

 

“A questo punto è evidente che la maionese è impazzita – ha scritto il direttore del Fatto -. I 5 Stelle non possono passare il loro tempo a fermare la mano dell’alleato e a prenderne le distanze. Né lasciarsi logorare da un partner che non ha alcuna intenzione di governare e ogni giorno, cinicamente, li sputtana”.

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