Quale futuro per Cesena?

Arrivano segnali preoccupanti. Avremo la capacità di affrontare il problema?

La notizia rischia di finire in secondo piano, ma è di quelle che fanno tremare i polsi: oltre la metà del lavoro in mano ai robot. Questi potranno gestire il 52% dei compiti attualmente in mano ai lavoratori, entro il 2025: quasi il doppio rispetto a oggi. E’ quanto sostiene uno studio del World Economic Forum (WEF), basato su un’indagine condotta su manager di 300 compagnie operative a livello globale. Ma non è un grido d’allarme senza speranze: se la transizione verrà gestita correttamente, dicono gli esperti che organizzano il forum di Davos, riqualificando il personale, alla fine il saldo potrà esser positivo per gli uomini: lo sbarco definitivo dell’intelligenza artificiale in azienda potrà aggiungere più posti di quelli che software e macchine cancelleranno.

A mio modo di vedere non un argomento importante. È l’argomento. È l’intelaiatura, il perno. La madre di tutte le politiche. A qualsiasi livello. Il problema è che non è un argomento popolare. Affrontarlo in modo scrupoloso non fa crescere nei sondaggi. Non affrontarlo però condanna il paese. Va da sé che serve riqualificare i lavoratori che saranno loro stessi sollecitati ad aggiornare le competenze, specialmente nelle aree di “creatività, pensiero critico e persuasione”,

I lavori che richiedono “abilità umane” come vendite, marketing e servizio clienti dovrebbero vedere aumentare la domanda nel frattempo, insieme all’e-commerce e ai social media.

Invece saranno fortemente penalizzati i lavori manuali. E questo sarà un problema grosso per Cesena. Se vogliamo possiamo anche far finta di niente e continuare a parlare di piazza della Libertà o di parcheggi.

Però non ci dobbiamo dimenticare che la nostra economia non è molto high tech. L’aspetto manuale resta predominante. Quindi è di quelle più a rischio.

 

È fuori di dubbio che serva un doppio binario. Va tutelato il personale attuale, ma è anche necessario disegnare un modello economico diverso.

Ci sarebbero (anzi, ci sono) tutti gli elementi per farne l’argomento principale della campagna elettorale. Ma non sarà così. Accetto scommesse.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.