La produzione romagnola è di qualità, ma fatica s sfondare proprio nel nostro territorio. Per farlo è nato un consorzio che debutta domenica nel rinnovato mercato coperto
Bere bianco è molto più di un trend. Sta diventando un’abitudine consolidata al punto tale che si può ipotizzare che il futuro dell’enologia sia a bacca bianca. Non è solo una sensazione, ma quello che emerge da uno studio di Nomisma. L’indagine rileva che nel 2017 il Belpaese ha superato la Francia nella produzione di vini bianchi ed ora è secondo solo agli Stati Uniti.
Altro dato molto rilevante è che i vini bianchi italiani sono i più venduti al mondo e che il loro consumo, nello Stivale, ha superato quello dei rossi. Innanzitutto perché è più facile bere bianco. Sono vini più freschi e versatili che meglio si abbinano a cucine leggerete fashion. Però, attenzione, non è che non si possono affiancare alla carne rossa. È chiaro, un bel sangiovese sarebbe l’ideale, ma anche un bianco con un buon corpo reggerebbe il confronto. Ad esempio un albana che secondo qualcuno è “un vino rosso vestito di bianco”.
Un buon andamento del mercato del bianco è certamente una buona notizia per i nostri produttori che propongono un prodotto di qualità. Da circa quindici anni hanno intrapreso un percorso che ha elevato la produzione portando il livello qualitativo sugli standard dei territori più blasonati
Ma c’è il rovescio della medaglia. Il nostro vino bianco non è profeta in patria. A volte, però, per conquistare un mercato serve anche una strategia commerciale. In questo senso una buona idea è senza dubbio il ”Club dei bianchi”, nato in estate e che coinvolge quindici dei migliori produttori romagnoli. Un’iniziativa commerciale e, allo stesso tempo, culturale. Non si tratta solo di vendere vino, ma di promuovere un territorio.
La prima iniziativa del neonato consorzio si terrà nei pomeriggi/sera di domenica e lunedì nel ristrutturato (ottimo il lavoro fatto) mercato coperto. Si degusterà in piedi o sedendosi ai tavolini condivisi. Costo d’ingresso 12 euro con assaggio libero. In omaggio assaggi golosi del mastro cioccolataio forlivese Gardini. Tapas e mini taglieri saranno disponibili nei vari ristorantini a partire da tre euro.
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