Presentato l'ultimo bilancio della sindacatura Lucchi. L'indebitamento resta molto basso. Ambizioso piano di investimenti
L’ultimo bilancio della sindacatura Lucchi è in linea con quelli precedenti. Tasse e tariffe restano immutate e non si alza l’indebitamento. Questa è forse l’aspetto più importante. Il che significa che il prossimo inquilino di Palazzo Albornoz troverà i conti in regola. Invece è ambizioso il piano degli investimenti: 26 milioni di euro. Vediamo le macrovoci.
Tributi e tariffe
Per quanto riguarda i tributi comunali, tutte le aliquote restano congelate, confermando il livello di pressione fiscale già in atto.
Sul fronte delle rette nei nidi e nelle scuole dell’infanzia viene anche confermata la scelta, già resa operativa dal 2018 di abbassare le rette per le fasce basse, aumentando quelle più alte.
In questo contesto la pressione tributaria sui cesenati si attesta su un peso medio pro capite di 624,85 euro. Si tratta del valore più basso tra le città capoluogo dell’Emilia-Romagna.
Per la Tari dopo che nel 2018 le tariffe sono state diminuite del 2,3%, anche nel 2019 la giunta si pone lo stesso obiettivo, puntando ad una ulteriore riduzione percentuale vicina a quella già consolidata.
Opere pubbliche
Ammonta a circa 26 milioni di euro la cifra destinata ai principali investimenti previsti nel bilancio di previsione 2019, compreso la riacquisizione degli immobili già ceduti a suo tempo alla società Valore Città srl.
Fra gli investimenti più significativi ci sono: la ricostruzione del Viadotto Kennedy; la riqualificazione del sistema delle tre piazze di fronte alla Biblioteca Malatestiana; la pista ciclabile Borello-Rio Rose; la progettazione della nuova palestra da collocare a corollario del Campo di Atletica.
Confermati i 2 milioni di euro per le opere segnalate dai cittadini con “Carta Bianca”. Sono 450 le segnalazioni arrivate entro il termine previsto ed ora all’esame degli uffici tecnici e dei quartieri, al lavoro per valutarne la fattibilità. Ai cittadini è stato chiesto di avanzare proposte relative a una delle 4 macro-aree indicate (opere pubbliche; viabilità e mobilità; spazi ed aree verdi; barriere architettoniche), e l’unico limite è il valore dell’opera richiesta, che non deve superare i 50.000 euro. La fase di valutazione si concluderà il 27 novembre. Quindi, a partire dal 28 novembre fino al 16 dicembre si aprirà la fase di voto.
Proseguirà anche nel 2019 il progetto per incrementare la videosorveglianza sul territorio comunale con l’installazione di circa 450 telecamere e la realizzazione di una grande rete in fibra ottica: lo stanziamento per il 2019 ammonta a 500 mila euro e rafforzerà ulteriormente una scelta “forte” come quella che ci ha visti avviare la gestione della nuova centrale di videosorverglianza collocata all’interno del comando della Polizia municipale, condivisa con polizia di Stato e carabinieri.
Entrate
Entrando nel dettaglio del bilancio preventivo 2019, nei conti comunali la parte corrente si assesta su una cifra di 87.088.726,73 euro, con un aumento di circa euro 2.123.000,00 (+ 2,5%) rispetto al preventivo 2018.
La voce più consistente è quella prevista per il settore Entrate Tributarie e Servizi Economico – Finanziari, per un importo complessivo di 53.279.347 euro, di cui poco più di 33 milioni di euro provenienti specificamente dai tributi versati dai cesenati. È ricompreso, invece, nel capitolo della Tutela ambiente e territorio (che ha un valore complessivo con altre entrate di 16.942.134 euro) l’importo della Tari, stimato allo stesso livello del 2018, di cui circa 700.000 euro di recupero dei mancati o ridotti versamenti.
Fra le altre voci, si prevede di incassare 2,9 milioni di euro circa per multe dalla Polizia Municipale, somma in calo rispetto al 2018 di 1.466.000 euro; ammontano a 240.000 euro gli utili attesi da parcheggi e parcometri.
Un capitolo particolare va dedicato alla lotta all’evasione fiscale. Dopo aver totalizzato un recupero di 11.812.500 euro complessivi tra il 2009 ed il 2018, nel 2019 sono previsti altri 1.470.000 euro di entrate.
Uscite
Sul fronte della spesa corrente, la voce riguardante gli oneri finanziari è di quasi 3,1 milioni di euro: erano quasi il doppio, vale a dire 6 milioni e 13 mila euro nel 2014, e ben 10 milioni 951mila euro nel 2009.
Tale risultato è stato ottenuto grazie allo straordinario sforzo di abbattimento del debito, calato dai 47,5 milioni del 2009 ai 23,8 milioni del 2014, fino ai 16,8 milioni a fine 2018.
I costi relativi al personale aumentano invece a 21.924.034 euro (+274.000 euro rispetto al 2018), dovuti agli effetti del rinnovo del contratto nazionale.
L’ammontare della parte relativa a beni, servizi e trasferimenti, si assesta complessivamente sui 61.066.012 euro (lo scorso anno erano 60.259.598 euro).
Di questi, 9.535.894 euro sono destinati ai servizi scolastici, 5.633.185 euro a quelli sociali (tramite l’Unione dei Comuni Valle Savio), 3.199.750 euro ai servizi culturali e turismo, 7.624.050 euro all’edilizia pubblica, 3.961.352 euro a infrastrutture e viabilità, 535.000 euro per il sostegno allo sviluppo e alle imprese.
I finanziamenti alla cultura (dai libri, al cinema, ai musei) aumenteranno del 9,4%. Aumenti percentuali significativi saranno resi possibili dal bilancio anche ai servizi per le persone e alle scuole, al Progetto Giovani ed allo sport.
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