L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato Felix San Vicente (presidente Campus di Forlì), Alberto Zambianchi (presidente Ser.In.Ar), Giulia Grassilli (presidente ass. Human Rights Nights), Rafael Lozano (Dip. Interpretazione e Tradizioni Unibo), Thiago Dos Santos (ass. Human Rights Nights) e il fotografo Martino Lombezzi.
Il festival prevede la priezione di oltre 15 film sul tema dei diritti umani, dibattiti e incontri su argomenti quali i conflitti e le guerre, le questioni di genere e violenza, le migrazioni e le violenze di Stato. Parallelamente è prevista anche una mostra dal titolo “Resolution 808 Inside the Yugoslavia Tribunal”, curata dal fotografo Martino Lombezzi e dalla giornalista Jorie Horsthuis: si tratta della documentazione raccolta dai due comunicatori all’interno del Tribunale penale internazionale per la ex-Yugoslavia (istituito nel 1993 per indagare sui crimini di guerra nei Balcani) ed attivo fino al 2017 con la sentenza di condanna a Ratko Mladic, ex comandante dell’esercito serbo, responsabile di diversi massacri, fra cui quello di Srebrenica.
La mostra offre uno spaccato molto interessante e inedito di ritratti, ambienti, luoghi, corpi di reato, documenti e interviste di tanti protagonisti, tramite le cui testimonianze è possibile ricostruire il drammatico disfacimento della Yugoslavia e si inserisce alla perfezione sia nel contesto del festival sui diritti umani che nella vocazione forlivese per l’internazionalizzazione e l’interpretariato, in quanto nella mostra è dato un grande risalto al lavoro degli interpreti, che, all’interno del Tribunale, hanno avuto il delicato compito di raccogliere testimonianze in lingua locale e tradurle in inglese, lingua ufficiale di tale organismo.
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