Documento/appello di Cgil, Cisl e Uil. Immediata la risposta del sindaco
Cgil Cisl e Uil di Cesena, nella direzione di partecipare ad un confronto con le istituzioni, con le associazioni e con tutta la società civile del territorio, hanno promosso un documento da sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale per favorire alcune proposte utili per l’intero territorio cesenate e romagnolo.
Accanto ai temi dello sviluppo e della redistribuzione, sui quali Cgil, Cisl e Uil si concentrano con continuità, l’intenzione è di soffermarsi su uno dei fattori fondamentali dello sviluppo, quello della legalità che ritengono strettamente connesso al tema della sicurezza.
Ritengono che in primo luogo si possa fare fronte comune nella richiesta di un rafforzamento delle dotazioni organiche, mezzi e strumenti delle forze dell’ordine e di controllo dedicate al territorio cesenate, nella consapevolezza che ci sono conclamate carenze.
Non si tratta di rivendicare – scrivono – da un punto di vista operativo un comando autonomo cesenate, si tratta molto più semplicemente di mantenere l’attuale assetto provinciale e molto pragmaticamente chiedere ed ottenere aumenti di dotazione organica di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Ispettori del Lavoro dedicati al territorio di Cesena.
La nostra idea è quindi quella di costruire un fronte comune che, sul tema complessivo della legalità. Immediata la risposta del sindaco.
Cari amici, ho ricevuto e letto con piacere l’appello indirizzato al Consiglio comunale ed al sottoscritto, ed anticipo subito di condividerne spirito e proposte.
Sarà infatti solo attraverso una comune presa di coscienza – quella che ci deve portare a non correre il rischio di nascondere la testa sotto la sabbia rispetto a temi come quelli della legalità e della sicurezza – che potremo ritrovare un filo comune di prospettiva per il nostro territorio.
Perché è vero che le battaglie grazie alle quali in passato nel nostro territorio si è creato uno spirito comune di socialità e legalità, che ha premiato l’impegno diretto dei cittadini, così come la forte presenza di strutture sindacali ed associative d’impresa di peso, ci ha negli anni trasformato in una comunità coesa e più forte di tante altre, ma è anche certo che la crisi economica e sociale che ci sta colpendo da anni, ha eroso molte delle sicurezze dei cesenati e che, assieme, dobbiamo fare il possibile per ricostruirle.
Potrà accadere se le forze sociali, associative e politiche si renderanno protagoniste di una nuova competizione di idee giocata non al ribasso, ma se sapremo riprendere un filo valoriale comune, rafforzato da scelte operative conseguenti.
Così dovrà essere sui temi della legalità e della sicurezza e, per questo, trovo particolarmente forte e lungimirante la vostra presa di posizione.
Quanto al possibile percorso operativo, condivido con voi la valutazione che questo sia un “momento favorevole”, poiché “sono in previsione assunzioni sia nel comparto sicurezza che nel settore ispettivo (ITL, INPS, Medicina del lavoro) e, in mancanza di un posizionamento chiaro di tutta la città e del territorio sulle carenze degli organici, esiste il rischio di ottenere un modestissimo risultato”.
Condivido tanto la considerazione (rafforzata nel nostro caso dalla consapevolezza di come al C.a.p.s. sino ad ottobre siano stati formati 270 nuovi poliziotti, così come 140 sono ora in fase di studio presso la struttura di Cesena), che anche lo scorso 12 novembre, dopo la serie di furti messa a segno nel territorio cesenate durante quel periodo, sono tornato alla carica con la richiesta di potenziare gli organici delle forze dell’ordine in servizio a Cesena. L’istanza è contenuta nella nuova lettera inviata al Ministro dell’Interno Sen. Matteo Salvini, alla Ministra della Difesa Elisabetta Trenta e, per conoscenza, al Sottosegretario alla Giustizia On. Jacopo Morrone che aveva annunciato l’assegnazione in tempi rapidi all’Emilia-Romagna di 174 nuovi agenti della Polizia di Stato e 215 nuovi Carabinieri. Nella stessa comunicazione ho ricordato le iniziative già intraprese (rete di videosorveglianza, nuova caserma dei Carabinieri, nuova sede del Commissariato) e che, una volta portate a compimento, contribuiranno a rendere più efficace il controllo del territorio.
Ma queste azioni, avete ragione, otterranno la loro massima efficacia solo se saranno accompagnate da una maggiore presenza di uomini e donne in divisa.
Per questo condivido la vostra proposta di coinvolgere in un confronto le Associazioni d’impresa, per verificare, come voi chiedete, se vi sia la possibilità di un “percorso comune che rapidamente porti ad un accordo, per rivendicare le azioni necessarie a rafforzare il nostro territorio”. Accadrà immediatamente, perché il tema non ci permette di tergiversare neppure per un giorno. Naturalmente, con la stessa modalità mi auguro possa attivarsi anche il Consiglio comunale della nostra città.
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