Dopo aver portato a termine, insieme agli altri clubs Lions forlivesi e al Rotary Club, il restauro del dipinto murale posto sopra la porta di accesso della Chiesina del Miracolo e aver donato 1.000 euro all’Emporio della Solidarietà, il Lions Club Forlì Host dedicherà una serata a Gioacchino Rossini. La musica del grande compositore è e rimarrà immortale ma non tutti sanno che Rossini, oltre un talento sconfinato per le sette note, vantava un palato sensibile e raffinato tanto da essere stato anche un singolare buongustaio e un ideatore di ricette impareggiabili.
Per celebrarne il 150° della morte il Forlì Host ha ideato per i propri soci una serata, in programma a partire dalle ore 20.15 di giovedì 6 dicembre, presso il Grand Hotel Forlì, che prevederà una parte conviviale, durante la quale saranno servite pietanze preparate ispirandosi a menù rossiniani e una parte musicale con il pianista Pierluigi Di Tella e il flautista Yuri Ciccarese chiamati ad eseguire musiche dell’autore di opere famose come: Il barbiere di Siviglia, L’italiana in Algeri, La gazza ladra, La Cenerentola, Semiramide e Guglielmo Tell.
La passione di Rossini per la gastronomia è raccontata in numerosi libri, compreso le ricette da lui ideate, così come i numerosi aneddoti che in questo campo lo vide protagonista, come quella volta che un ammiratore vedendolo allegro gli chiese se qualche volta avesse pianto in vita sua. “Si, gli rispose Rossini, una sera, in barca, sul lago di Como. Si stava per cenare ed io maneggiavo uno stupendo tacchino farcito di tartufi. Quella volta ho pianto proprio di gusto: il tacchino mi è sfuggito ed è caduto in acqua”
Occorre infine ricordare che Forlì conserva un importantissimo fondo storico riguardante il grande operista pesarese. Non tutti sanno che la Biblioteca Comunale Aurelio Saffi custodisce un’impressionante quantità di materiale strettamente correlato a Gioacchino Rossini: musica autografa manoscritta, carteggi autografi, trascrizioni inedite di musica rossiniana, materiali biografici, ritratti, caricature, bozzetti di scena e tanto altro. Un corpus documentale di fondamentale importanza per lo studio della figura di uno dei più grandi operisti italiani.
Nella foto un momento della cerimonia di presentazione del restauro del dipinto murale della Chiesina del Miracolo
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