Manovra partita a inizio 2019. L'analisi della consigliera Lia Montalti
“Farmaci, esami, visite, qui in Emilia-Romagna il superticket non si pagha più. Dal primo gennaio del 2019 gli emiliano-romagnoli risparmieranno 34 milioni di euro – 23 dall’abolizione del superticket e 11 da quella del ticket sulle prime visite specialistiche per famiglie numerose – per le spese sanitarie. Oltre alla fascia di reddito al di sotto dei 36mila euro che era già esentata, infatti, da quest’anno non pagheranno il superticket anche i cittadini con un reddito familiare fino a 100mila euro”. Una misura unica in Italia che rende orgogliosa la consigliera regionale Lia Montalti.
“Quella del superticket è una manovra interamente coperta dal bilancio regionale, che non solo qualifica la sanità della nostra regione ma garantisce un sostegno concreto a numerose famiglie – prosegue Lia Montalti -. Abolito anche il ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico”.
“Nel cesenate quasi 34 mila cittadini beneficeranno dell’abolizione del superticket dal 1° gennaio, che sommati a quelli già esentati (51 mila), raggiungono un totale di 85 mila persone – precisa Montalti –. Il mantenimento del superticket per i redditi più alti, sopra i 100 mila euro, ha consentito di attuare un’ulteriore misura per aiutare le famiglie numerose con almeno due figli a carico. Per queste persone verrà appunto abolito il pagamento del ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche. Un beneficio che interesserà 32 mila cesenati. Una promessa che avevamo fatto e che abbiamo mantenuto. Si tratta inoltre di un provvedimento che dimostra come, grazie ad un bilancio sano e gestito con grande efficienza ed oculatezza, la nostra Regione possa permettersi di mettere in campo azioni così significative per la vita dei cittadini, un caso unico a livello nazionale.“
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