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Il centro funziona. Basta crederci. E investirci

Servono le iniziative. Senza quelle non si va da nessuna parte. Ma costano

Dunque, il centro storico ha fatto il pieno durante il periodo natalizio. Sono stati 350 mila gli accessi e ad avvantaggiarsi è stato anche il commercio. Sono dati che non mi meravigliano. Il centro storico di Cesena è bello. È uno dei più belli che ci sia in Romagna, ma non solo. Però da solo non è sufficiente per attirare le persone. Servono delle iniziative.

Qualunque esse siano. I cesenati le gradiscono. È sempre stato così è sempre sarà. Ogni volta che penso al centro di Cesena mi torna alla mente la definizione che aveva dato Lugaresi, assessore allo Sviluppo economico della seconda giunta Preger. Lo definì un centro commerciale a cielo aperto. E aveva ragione. Un mondo di ragione.


Ma non tutti i centri commerciali lavorano. Lo fanno quelli che sanno attirare le persone. E le iniziative sono uno degli elementi (in alcuni casi il più importante) del magnete. Le kermesse devono essere nazional popolari. È inutile girarci attorno: lo snobismo non serve. Anzi, fare di particolarmente impegnato, potrebbe addirittura essere autolesionista. Chi passeggia per il centro vuole avere una risposta. Poco importa se qualche numero di un artista di strada non riesce perfettamente. Però volete mettere vedere uno spettacolino del genere bevendo un brulè bollente e mangiando quei cecini caldi che sono tanto, tanto buoni.


Insomma, la strada è stata tracciata. Per quanto mi riguarda è stata scoperta l’acqua calda. Ora bisogna vedere se si vorrà continuare a seguire questa direzione. La parola passa ai prossimi governanti. Però, sia chiaro, senza lilleri non si l’altro la era, come dicono in Toscana. La forza delle idee è importante, ma da sola non è sufficiente. Per fare le cose servono idee, serve capacità, ma servono soprattutto soldi. E, in qualche modo, devono saltare fuori. Ci sono diverse strade: privati, fiera, fiscalità generale. Ognuno avrà una propria idea. Legittimo, ma la spieghi. Senza tanti giri di parole. L’alternativa sono le nozze coi fichi secchi. Ma, onestamente, non sono molto consigliate.

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