Come era facile immaginare, l’arresto di Cesare Battisti ha monopolizzato le prime pagine dei quotidiani in questo inizio di settimana. Ma, come era altrettanto prevedibile, ha messo in secondo piano notizie importanti.
Proprio immaginando il taglio odierno, mi sono approcciato alla consueta lettura con più disincanto. Ho salutato con piacere l’arresto di Battisti. Ieri mattina è stata la prima notizia che ho commentato con l’amico col quale sono andato a correre. Però volevo tutto, fuorché una full immersion su questo tema.
L’unico giornale che ha scelto un’apertura diversa è “Il fatto quotidiano”. Il giornale diretto da Travaglio ha puntato su un’intervista a Roberto Fico. Il presidente della Camera, fra l’altro, dice una cosa per nulla banale: la democrazia diretta non supererà mai quella rappresentativa.
Non è poco per uno dei leader di un movimento che ha costruito buona parte dei suoi successi sulla filosofia dell’uno vale uno. Benvenuto nel mondo reale, mi verrebbe da dire. Ma il passaggio più importante dell’intervista è un altro: Fico dcei un no secco alla Tav. Lo fa in coerenza con quelle che sono le posizioni pentastellate.
Quello della Tav però rischia di essere un problema per i 5Stelle e per il governo. L’esecutivo non cadrà. Né Di Maio né Salvini hanno interesse a farlo cadere. Però sulla Tav qualcuno si scornerà. Anche perché un compromesso è più difficile rispetto ad altri temi. Alla Lega potrebbe andare bene l’ipotesi di un percorso rivisto e corretto. Non potrebbe invece accettare una cancellazione. Soprattutto dopo il successo della manifestazione di sabato. Una parziale revisione del tracciato invece difficilmente potrebbe soddisfare la base dei 5Stelle.
L’idea potrebbe essere quella di temporeggiare fino alle elezioni europee. Anche se lo stop ai lavori sembra costi 75 milioni al mese. Però bene ha fatto (o sta facendo) il Pd che presenta una mozione in Senato (ala del Parlamento dove i numeri sono più incerti) per chiedere di sbloccare subito i lavori. L’obiettivo è stanare la Lega. Cosa farà il Carroccio? Se voterà no tradirà la folla della manifestazione di sabato. Se dirà sì farà un rispetto ai 5Stelle. È possibile che la maggioranza trovi una via d’uscita. Ma è fuori di dubbio che quella del Pd è stata una mossa intelligente. Ha fatto politica. Finalmente, mi verrebbe da dire. Perché è solo facendo politica che può avere un futuro.
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