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L’urbanistica passa dal futuro del Bufalini

Dovrebbe essere uno dei temi principali della campagna elettorale invece resta ai margini

Ancora una volta è Salvini a prendersi la scena sui giornali nazionali. Quasi tutti i quotidiani dedicano l’apertura alla richiesta fatta pervenire al Tribunale dei ministri di processare il leader della Lega per il caso Diciotti. Andrebbe però  precisato che il giudice non contesta la politica del governo sull’immigrazione, ma un fatto specifico. Ovvero che Salvini vietò lo sbarco di profughi che erano stati salvati da una nave della Marina militare Italiana ed erano bordo della stessa. Quindi dove sarebbero dovuti sbarcare?

Può anche essere che Salvini avesse ragione, ma mi sembra una forzatura sostenere che il provvedimento voglia minare le convinzioni governative sulla politica migratoria. Di sicuro, invece, fa un regalo a Salvini (comunque non sarà processato) che in campagna elettorale si potrà appuntare un’alta stella.


Matteo Salvini

Unico giornale che ha fatto una scelta diversa (giustamente, secondo me) è La Stampa che ha puntato sui problemi del Venezuela.

Intanto a livello locale l’’urbanistica irrompe nel dibattito elettorale, senza però che sia dato il giusto spazio alla futura destinazione del Bufalini.

Se non ho capito male Cesena avrà il nuovo ospedale e nascerà a Villa Chiaviche. Produrrà due effetti: svuoterá sia la struttura di Pievesestina che adesso ospita il laboratorio unico e il Bufalini.

Nel primo caso se ne dovrà far carico il privato che, fra l’altro, perderà  un consistente canone d’affitto. Ma quelli non sono problemi della comunità. Diverso il discorso per il Bufalini. Stiamo parlando del più importante patrimonio immobiliare pubblico della città. Mi sembrerebbe logico che si aprisse un dibattito su cosa farne. Anche perché quello è lo snodo di qualsiasi politica urbanistica per la città. Senza trattare sull’argomento il resto mi sembra un esercizio dialettico.

Il rendering del nuovo ospedale

Personalmente sono per il riutilizzo. È vero. C’è un problema di antisismica, ma si potrebbe aggirare non utilizzando gli ultimi tre o quattro piani, se non per depositi. Sul riutilizzo è favorevole anche il Nursing Up. Il sindacato è intervenuto nei giorni scorsi. In passato lo aveva fatto anche la Uil. Ognuno ha idee diverse. Tutte perfettamente legittime. Quindi, anche in caso di conservazione dell’esistente, si dovrebbe ragionare e confrontarsi molto su cosa farne.

Ma, è perfettamente legittima anche la posizione di chi ritiene che la struttura vada demolita. Stiamo parlando del Bufalini, non della piastra che dovrà diventare la Casa della Salute e raggruppare tutti i servizi dell’Ausl. Ma non solo. Si pensa anche ad presidio (h12 o 24) di medici di base e pure ad una piccola residenza per anziani.

Tra gli sponsor della demolizione c’è Paolo Lucchi. L’attuale sindaco ha sempre detto che lui ci vedrebbe bene la costruzione di un parco. Un’ipotesi, questa, comunque interessante. Il polmone verde di collegherebbe con il Monte da una parte e il parco della Villa Almerici dall’altra.

L’ingresso del Bufalini

Tutte ipotesi, come si vede, interessanti. Ma la decisione non potrà certo essere assembleare. Dovrà essere politica e andrà presa nella prossima legislatura. Si può anche far finta di niente e rinviare qualsiasi decisione a quando ci sarà il trasferimento, ovvero alla legislatura successiva a quella che inizierà nel prossimo giugno.

Però sarebbe una scelta pilatesca che non farebbe onore a chi la prenderebbe. Ma se la decisione dovesse essere presa nella prossima legislatura il tema dovrebbe irrompere nella campagna elettorale.

Sarebbe interessante, molto. Certamente più nobile e concreto, ad esempio, del senso unico di via Plauto che dieci anni fa fu uno degli argomenti più dibattuti.

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