Festeggiata il 9 febbraio. Ne parla Romano Fabbri
Anche quest’anno i circoli repubblicani di Cesena festeggiano la gloriosa Repubbblica Romana nel 170° anno dalla sua proclamazione il 9 febbraio 1849. Ne parla Romano Fabbri.
Non pochi stentano a capire questa “religiosa” ricorrenza repubblicana, e non mancano quelli che più o meno in malafede irridono la nostra cultura risorgimentale.
Corrotti da decenni di scandali impuniti, di corruzione trionfante,di diseguaglianza istituzionalizzata, di soprusi inamovibili, di impudente manipolazione della realtà, di leggi ad personam, in una parola: intossicati dal veleno del potere nella sua forma più deteriore , non è facile concepire la limpida passione civile di coloro che lasciarono casa, famiglia e lavoro e si fecero soldati .
In nessun altro momento della storia italiana, le masse furono coinvolte quanto nel Risorgimento.
A questi uomini e donne , garzoni, fabbri, mugnai , possidenti, tipografi, falegnami , contadini, dal più oscuro facchino al conte figlio di conte, che non esitarono ad imbracciare il fucile indossare una divisa lasciando tutto , mogli, figli, lavoro, anziani genitori, per partecipare a quella che credevano una sacrosanta lotta di libertà e di emancipazione noi dobbiamo profonda riconcoscenza e dedichiamo il 9 febbaraio in loro memoria . Per non dimenticare.
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