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Presentazione del libro “È nostar bàbb: Gioacchino “Jacmì” Viroli

Da una vicenda singola si dipana la storia di una città, quella di Forlì. Ai presenti sarà consegnata copia del libro in omaggio


Sabato 2 marzo 2019, alle ore 16.00, presso la Sala Assemblee del Foro Boario, piazzale Foro Boario 7, Forlì, verrà presentato il libro “È nostar bàbb. Gioacchino Gioseppe Raffaele Viroli” a cura dei fratelli Pierangelo, Carlo e Valeriano Viroli. Insieme agli autori interverrà Gabriele Zelli. 
Nel presentare la pubblicazione gli autori si chiedono perché scrivere solo ora per ricordare il loro padre essendo deceduto nel lontano 1972 all’età di 74 anni? “Solo oggi, scrivono, quando ci si incontra e si rievocano i ricordi della vita familiare ci si è resi conto che Gioacchino, detto Jacmì, ha trascorso un esistenza piena di avvenimenti tragici e dolorosi, mentre pochi sono stati i momenti di gioia, di felicità, di serenità”. A partire dalla morte del padre Angelo il 2 settembre 1902, il quale mentre stava rientrando con il suo calesse dal mercato bestiame si vide venire incontro, quando era all’altezza dell’attuale Piazzale della Vittoria, il tramvai che a quei tempi collegava Meldola con Forlì. Il guidatore del trenino vedendo il calesse azionò istintivamente il fischio della locomotiva che fece imbizzarrire il cavallo facendo impennare il calesse determinando la caduta all’indietro di Angelo che sbatté violentemente la testa tanto da morire all’istante. Poi Gioacchino partecipò al Primo conflitto mondiale con le conseguenze del caso, in quanto la guerra di trincea combattuta per tre lunghi anno determinò milioni di morti, distruzioni e come conseguenza del conflitto si diffuse in tutto il mondo una pandemia influenzale, detta “la spagnola”, che causò più vittime della guerra stessa.
Quando Gioacchino fece rientro a Forlì si dovette cercare un lavoro che trovò in una ditta che produceva biciclette, dove si distinse tanto da subentrare ai signori Valentini nella titolarità e dare vita alla “Viroli Gioacchino – costruzione telai – sede in Forlì via Ravegnana 1”. L’attività prosperò tanto da dare una qualche agiatezza alla famiglia Viroli tanto da potersi permettere l’acquisto di una casa in pieno centro storico, in via Merenda, di fronte al prestigioso Palazzo della famiglia Merenda. La Seconda guerra mondiale interruppe il vivere tutto sommato sereno dei Viroli e con nuovi morti e distruzioni sconvolse la città. I danni furono ingenti anche per il protagonista del libro il quale subì la distruzione della sede dell’azienda e della casa rispettivamente in occasione del bombardamento alleato del 19 maggio 1944 e di quello tedesco del 10 dicembre dello stesso anno. Risollevarsi dalle avversità non fu facile e il racconto degli anni della ricostruzione seppure segnati da molti sacrifici, ma anche da soddisfazioni, da ancora di più la sensazione che la storia di Gioacchino Viroli sia molto simile a quella di centinaia di forlivesi tanto che da una vicenda singola si dipana la storia di una città, quella di Forlì. 
Ai presenti sarà consegnata in omaggio copia della pubblicazione fino ad esaurimento delle copie disponibili. 

Nella foto, del tutto inedita, la casa di via Merenda distrutta dal bombardamento tedesco del 10 dicembre 1944 

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