Intervento di Francesco Biguzzi (Popolari per Cesena)
Sulla festa della donna interviene Francesco Biguzzi, responsabile dell’area Persone e società dei Popolari per Cesena. La nota.
I Popolari per Cesena ritengono che, pur nella diversità dei ruoli ricoperti dall’uomo e dalla donna, a quest’ultima, che purtroppo ancora oggi deve subire e fronteggiare discriminazioni sessuali, lo Stato debba offrire eque opportunità in ogni ambito della società.
A tal proposito, riferendoci alla normativa vigente in Italia, pensiamo siano stati fatti passi in avanti sulla tutela della figura femminile riguardo alla sua sicurezza, al mondo del lavoro e alla famiglia, ma crediamo che l’impegno in questo senso debba incrementarsi e costituire un punto nodale per il buon governo del nostro Paese al fine di arginare le ideologie che, invece, ci potrebbero far fare passi all’indietro (come l’abolizione della legge Merlin).
Occorre, dunque, sviluppare ulteriormente in tutti i campi della vita sociale il ruolo della donna, riequilibrandolo con quello maschile e perseguendo il principio della meritocrazia. Quest’ultimo, insieme a percorsi formativi e professionali che tengano conto del ruolo della donna anche all’interno della famiglia, risulta fondamentale per affermare con forza la parità delle opportunità da attuare nel mondo del lavoro. Emerge, infatti, in maniera sempre più evidente la necessità da parte della donna di conciliare la famiglia con l’ambito lavorativo in quanto il costo della vita non permette di mantenere un nucleo familiare con il solo sostentamento dello stipendio di uno dei due partner. Dunque oltre ad agevolare la gestione della famiglia da parte della donna che lavora attraverso istituti predisposti a tal fine, come il lavoro a tempo parziale, è necessario che anche l’uomo possa investire il suo tempo nella cura e nell’educazione dei figli. In questo quadro sono particolarmente significativi i servizi per l’infanzia, che devono essere resi accessibili a tutti, e la flessibilità degli orari delle scuole, che devono essere messe nella condizione di poter venire incontro alle necessità lavorative dei genitori.
Ogni giorno e in ogni ambito della società la donna chiede e rivendica di essere semplicemente tale ben consapevole dei suoi doveri, ma ancor prima desiderosa di poter vivere il diritto ad essere madre, lavoratrice e/o persona in carriera scegliendo liberamente e senza discriminazioni da parte della società.
Vogliamo che l’8 marzo non sia solo la festa della donna, ma che si festeggino anche i suoi diritti quotidianamente raggiunti e riaffermati.
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