Intervento di Davide Fabbri
“La mafia c’è anche a Cesena”, questa la denuncia di Davide Fabbri. La nota.
Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, l’associazione “Libera” di don Ciotti celebra la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Colgo l’occasione di questa odierna ricorrenza, per raccontare – nella disattenzione più totale della politica e dei vari candidati a sindaco della città – che da diverso tempo seguo – come blogger indipendente – le penetrazioni di diverse attività mafiose presenti a Cesena, soprattutto della ‘ndrangheta calabrese, perfettamente inserite nel sistema economico locale.
Gli uomini politici sono distratti, fanno le spallucce. La politica continua a minimizzare e a sottovalutare questi fenomeni, affermando ipocritamente di avere nel territorio gli anticorpi necessari. Non si tratta di tentativi di infiltrazione illecita: a Cesena, come in tutto il nord Italia ricco e prospero economicamente, esiste da diversi anni una penetrazione e un radicamento di attività in mano ad imprenditori mafiosi, che fanno favori e affari, operando in area grigia, col mondo imprenditoriale locale.
Soldi provenienti da attività mafiosa che vengono reinvestiti in attività pulite. Attività commerciali messe in piedi per svolgere attività di lavaggio (le cosiddette “lavatrici”) del danaro sporco. Occorre smontare i luoghi comuni: la mafia qui da noi è raffinata, è oscura, sotterranea, non usa armi e violenze per affermarsi, non ne ha bisogno, perché è ben inserita nel contesto economico del territorio.
Invito l’associazione “Libera” – attraverso i referenti territoriali Franco Ronconi, Carlo Rondoni e Luigi Caroli, ad organizzare un incontro pubblico con tutti i candidati a sindaco di Cesena, per affrontare e sviscerare in maniera approfondita questi aspetti importanti.
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