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La camminata storico-culturale “A spasso con Caterina “

La novità della sesta edizione della Diabetes Marathon


La Diabetes Marathon, giunta alla sua 6° edizione, è divenuta un evento di sport e solidarietà tra i più sentiti del territorio e ha assunto negli anni una rilevanza di livello nazionale. Si tratta di un importante momento di riflessione e di sensibilizzazione su una malattia cronica come il diabete e di solidarietà per tutte quelle persone che non hanno altra scelta che imparare a convivere con questa malattia. L’obiettivo è di informare quante più persone possibile riguardo a un problema che diventa via via sempre più grave, spiegandone la patologia dal punto di vista medico-scientifico e socio-culturale.

Quest’anno la manifestazione sportiva, che si terrà a Forlì nella mattina del 14 aprile, sarà preceduta dalla cena di gala e da numerosi altri eventi, quali conferenze, spettacoli, concerti e altro. Per scaricare il programma completo e aggiornato dell’intera manifestazione e iscriversi ai vari eventi è possibile consultare il sito www.diabetesmarathon.it, oppure scrivere un’email all’indirizzo info@diabetesmarathon.it.


La grande novità storico-culturale di questa edizione è rappresentata dalla camminata “A spasso con Caterina” che andrà a sostituire la passeggiata dantesca che si è tenuta nelle due passate edizioni, ma che di certo tornerà nel futuro.
“A spasso con Caterina” anticiperà di un giorno il cuore della manifestazione, rappresentato dalle gare podistiche competitive e non che si svolgeranno domenica mattina 14 aprile.

A SPASSO CON CATERINA SFORZA
Per gli amanti della storia e della cultura, sabato 13 aprile, alle ore 15.00, con ritrovo sotto il Campanile di San Mercuriale, partirà un itinerario di circa 3 km attraverso le vie del centro di Forlì che fecero da scenario ai vent’anni in cui Caterina Sforza fu signora della città.  Guidati da Marco Viroli, scrittore, storico e saggista, i partecipanti alla camminata percorreranno i luoghi che, alla fine del 1400, videro la signora di Imola e Forlì protagonista di molteplici amori, di odi indomabili, di sanguinarie vendette.
Sarà così possibile scoprire monumenti, luoghi e scorci della città insoliti e ricchi di fascino. L’intero percorso si svolgerà all’interno del centro storico, compiendo un anello che dopo circa 3 km riporterà i partecipanti sotto la Basilica di San Mercuriale.
Dopo il successo ottenuto lo scorso anno dalla passeggiata dantesca, il pomeriggio del sabato è stato nuovamente scelto per dare modo di prendere parte alla passeggiata anche a tutti quelli che la mattina della domenica parteciperanno alle podistiche competitive e non.
Queste, in sintesi, le tappe della camminata “A spasso con Caterina”: partenza da piazza Saffi: inquadramento storico, com’erano la piazza e la città alla fine del XV secolo, l’assassinio di Girolamo Riario, il Palazzo del Comune e della Signoria, il Ponte Buio e il Canale di Ravaldino; via delle Torri: il Ponte dei Cavalieri e la via nobiliare della città; via Mameli e piazzetta della Misura: la Torre civica; via degli Orgogliosi e piazza Ordelaffi: la Cattedrale di Santa Croce, Duomo di Forlì; via Piero Maroncelli, via Maldenti, via dei Mille, piazzetta Don Garbin: la Chiesa di San Biagio in San Girolamo e la Cappella Feo; via don Bosco, via Curte: il Monastero di Santa Maria della Ripa; piazzetta Novacula, via Farabottolo: la Magione, casa dei Templari; corso Garibaldi, piazza Melozzo: la Chiesa della SS. Trinità, il Ponte dei Morattini, l’agguato mortale a Giacomo Feo; corso Garibaldi: Casa Palmeggiani, Palazzo del Monte di Pietà, il “Guasto degli Orsi”; via Giorgina Saffi, corso Diaz, via Sara Levi Nathan: il Ghetto ebraico; corso Diaz: i Giardini del Torrione e la Rocca di Ravaldino, il matrimonio con Giovanni de’ Medici; la nascita di Giovanni dalle Bande Nere, l’assedio di Cesare Borgia e la caduta di Ravaldino.            

Ai partecipanti si consiglia di indossare scarpe comode e adatte al passeggio.

Il rientro sarà libero. Si consiglia di percorrere a ritroso corso Diaz fino ad arrivare in piazza Saffi.

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