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Rossi inaugura la sede

In via Zeffirino Re. Poco prima delle dodici il comizio

Inaugurata la nuova sede elettorale di Andrea Rossi. È in via Zeffirino Re, all’angolo con via Fantaguzzi. I manifesti sono appesi da alcuni giorni, ma per il vernissage è stato scelto il sabato mattina, il momento in cui ci poteva essere l’affluenza maggiore. Un’apertura che doveva essere seguita da una conferenza stampa che invece è stata trasformata in un comizio.


L’idea è stata di Jacopo Morrone che, evidentemente, sta imparando tutti i dettami della comunicazione populista. Non a caso nell’intervento, il più lungo per distacco, ha usato toni e contenuti da comizio. Le parole d’ordine: si può vincere, è una battaglia importante, si può dare alternativa. Poi, più sicurezza. L’amministrazione comunale deve investire nella polizia locale. Faremo l’assessore alla Sicurezza, deve essere un tecnico preparato. Andrea Rossi è il candidato migliore perché ha tante idee. Tutto sempre aumentando i decibel.


Da sinistra: Andrea Rossi, Jacopo Morrone e Marco Casali

Ad aprire il comizio ovviamente è stato Andrea Rossi. Il candidato sindaco prima aveva risposto con ironia e un sorriso a chi gli chiedeva di commentare un cartoncino distribuito dalla Lega con le immagini di Salvini e Andrea Rossi. Poi è stato estremamente sintetico, probabilmente perché vittima di un abbassamento di voce. Ha parlato di momento storico. Ha detto che c’è una coalizione coesa e che ha prodotto un programma a dieci mani. La sfida poi è stata definita  unica.


Andrea Rossi

I più concreti sono stati Marco Casali e Arturo Alberti. Casali ha rivendicato l’impegno di Forza Italia nel collaborare con Rossi per la redazione del programma. Poi ha citato alcuni dei punti che ritiene più qualificanti: creare una città attiva e con un’Imu più bassa. Ha ribadito il no alla tassa di soggiorno che penalizza il turismo. Ha aggiunto che c’è un problema di bilancio. Poi ha usato uno slogan datato, ma  sempre efficace: pagare meno, pagare tutti. Ritiene si debba lavorare sul sistema riscossione. Ha ribadito la necessità dell’introduzione del city manager in centro. Altri punti: revisione piano mobilità per permettere a tutti di spostarsi, aumentare l’ecoturismo, mercatini di prossimità, fattoria sociale per il welfare.

Alberti, invece, ha toccato temi a lui molto cari. Ha annunciato quelle che definisce due vere  novità: nuova concezione welfare (no al puro assistenzialismo, ma welfare generativo); centralità della famiglia (una città a misura di famiglia) favorire la natalità con il quoziente familiare, conciliare famiglia e lavoro.


Il cartoncino distribuito questa mattina dalla Lega

I toni da comizio sono tornati quando il microfono è stato passato a Davide Minutillo (Fdi). Ha chiesto di tutelare la natalità e ha detto basta “alla clientele rosse”. Ce l’ha in modo particolare con i contributi all’Anpi. Quindi ha rilanciato la sosta in piazza della Libertà proponendo la creazione di cinquanta posti. Non poteva mancare la sicurezza proponendo che la polizia municipale deve lavorare per 24 ore. Suggerito l’utilizzo di droni per il controllo delle aree limitrofe. Quindi ha detto basta agli ausiliari del traffico e ne ha proposto l’utilizzo sui bus per controllare chi non paga il biglietto. Infine ha fatto una previsione: “Fratelli d’Italia sarà la seconda Forza della coalizione”.

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