Sabato 11 maggio 2019, promossa dall’Associazione Antica Pieve presieduta da Claudio Guidi, si terrà la visita guidata alle Pievi di S. Pancrazio (Comune di Russi) e di S. Apollinare in Longana (Ravenna).
Il ritrovo dei partecipanti è previsto per le ore 16.00, nel piazzale antistante la Pieve di S. Pancrazio, in via Franguelline Nuove 9, Russi. Successivamente ci si sposterà a Longana, via Ravegnana 549, (ultima località prima dell’interruzione della Strada Statale 67 per Ravenna), con parcheggio pubblico nell’abitato.
Le due visite ai luoghi di culto saranno svolte da Marco Vallicelli, storico dell’arte. Marco Viroli e Gabriele Zelli racconteranno storie e fatti attinenti ai luoghi, in particolare verrà ricordata la figura di Antonio (Tonino) Spazzoli. Poco distante dalla Pieve di Longana, infatti, sorge il cippo che ricorda la sua uccisione avvenuta il 19 agosto 1944 per mano dei nazifascisti.
Ai partecipanti sarà consegnata in omaggio copia della pubblicazione “Antiche Pievi. A spasso per la Romagna”, volume secondo, a cura di Marco Vallicelli, Marco Viroli e Gabriele Zelli.
Partecipazione libera. Al termine momento conviviale. Per informazioni Claudio 3386462755.
La pieve di San Pancrazio presenta tre navate. Esternamente è molto simile alla pieve di San Pietro in Sylvis di Bagnacavallo, con muratura di mattoni e quattro lesene che rimarcano la
divisione interna delle navate. La navata centrale si impone, per dimensioni, sulle due navate laterali. L’abside internamente è circolare ed esternamente poligonale. Un simile stile architettonico si riscontra in altre chiese ravennati, ed è tipico del territorio. Le fiancate della pieve presentano archetti pensili e strette monofore. L’edificio, visto in pianta, non è perfettamente simmetrico, ma ciò a occhio nudo non si nota, e risulta essere, nonostante i rimaneggiamenti intervenuti nel tempo, un bel esempio di chiesa in stile architettonico protoromanico tipico del ravennate.
La tradizione vuole che la Pieve di Sant’Apollinare in Longana sia stata eretta nel luogo dove si ritirò il primo vescovo di Ravenna, Sant’Apollinare, patrono della città.
Il primo documento riguardante la pieve è del 1038 ed è conservato nell’Archivio arcivescovile di Ravenna. La cappella crebbe di prestigio grazie al diritto di sepoltura, divenendo pieve nel 1079. Attualmente la facciata principale della chiesa è volta a levante, ma originariamente, come avveniva di consueto per le basiliche cristiane, guardava a ponente.
L’edificio rettangolare, di modeste dimensioni, è a un’unica navata con tetto a capriate, presenta una bifora sopra il portone d’ingresso ed è stato restaurato diverse volte. L’intervento più
importante fu eseguito nel 1933.
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