Site icon Romagna Post

Salone del libro. Giubilei minacciato

Per una foto postata sui social

Continuano le tensioni attorno al Salone del Libro di Torino. Oggi è stato minacciato anche l’editore cesenate Giubilei. Questa la nota della casa editrice.

Il clima d’odio che circonda il Salone del Libro di Torino sta diventando insopportabile. Pochi minuti dopo l’apertura dei cancelli della giornata inaugurale, una foto di rito con lo stand della casa editrice Historica-Giubilei Regnani postata sui social dai due animatori, Francesco Giubilei e Daniele Dell’Orco, ha riscosso centinaia di commenti, interazioni e feedback.

Non tutti concilianti. Sul profilo di Dell’Orco, alcuni antagonisti hanno minacciato di passare dalle parole ai fatti in modo del tutto gratuito e ingiustificato, oltre che vile. Dall'”augurio” di trovare i due editori appesi alle travi dello stand, con palese richiamo ai fatti di Piazzale Loreto, si è passati alle minacce.

Francesco Giubilei

Un episodio che contribuisce a rendere pesante l’aria attorno ad un editore che nulla ha a che vedere con la vicenda che ha coinvolto la casa editrice Altaforte e la sua espulsione dal Salone, ma che palesa la tendenza a fomentare l’odio e a ricercare nemici che non esistono in base ad accuse assurde e ad etichette insensate e passibili di azioni legali. Come quelle di “razzismo”, “xenofobia” e “fascismo” che il dimissionario consigliere del Salone del Libro, Christian Raimo, ha rivolto a diversi intellettuali, giornalisti ed editori tra cui Giubilei. 

“Abbiamo motivo di credere che quelle accuse totalmente infondate, che sono la vera ragione delle sue dimissioni sollecitate dal Sottosegretario Lucia Borgonzoni, abbiano foraggiato un astio nei nostri confronti, nonostante i 10 anni di attività editoriale indipendente alle spalle e l’estraneità dai legami politici. Crediamo sia giusto nell’interesse di tutti, e soprattutto in nome del primato della cultura, del pluralismo e dell’indipendenza, abbassare i toni e condannare senza ‘se’ e senza ‘ma’ queste intimidazioni. Vogliamo solo goderci il Salone del Libro come facciamo da anni e far conoscere i nostri lavori e le nostre pubblicazioni in un ambiente sereno e positivo. Allo stesso tempo, lotteremo senza sosta contro chiunque tenti di delegittimarci, infangarci e costringerci al silenzio”. 

Questo post è stato letto 306 volte

Exit mobile version