Stessa affluenza per il comizio di Salvini e il raduno del centrosinistra
Un pareggio. Questa sera Cesena ha ospitato due manifestazioni politiche. In piazza Almerici c’era Salvini venuto a Cesena per appoggiare la candidatura di Andrea Rossi. In piazza Amendola si è ritrovato il centrosinistra per una manifestazione alternativa, ma pacifica. Alla fine le presenze si sono equivalse. Poi al comizio di Salvini c’era un rumoroso gruppo di antagonisti composto da un centinaio di persone.
Le situazioni però erano diverse. In piazza Amendola c’era un clima più festaiolo. Quasi da ultimo giorno di scuola. Non a caso all’inizio si sono esibiti i pasquaroli.
In piazza Almerici (blindata dalla polizia) invece c’era un clima molto più politico. Tutto ruotava attorno al comizio di Salvini. Il leader leghista è arrivato poco prima delle venti. Era visibilmente stanco. Ha parlato per una ventina di minuti toccando soprattutto temi nazionali. Quelli cari a lui e usando molti slogan.
Parlando di Cesena ha detto che “bisogna ricostruire il tessuto sociale” ed ha accusato di nepotismo chi ha governato la città.
Innanzitutto però c’è stata una caduta di stile, a mio avviso, quando Jacopo Morrone gli ha regalato la maglia del Cesena col numero 10 e la scritta Salvini. Dite e fate quello che volete, ma, per favore, lasciate stare la maglia bianconera. Bene ha fatto Salvini a non indossarla. Come ha fatto bene a non rispondere agli antagonisti che per tutta la durata del comizio gli hanno urlato contro.
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