Poche presidenze per accontentare tutte le opposizioni
Si parla molto di assessorati e presidenza del Consiglio comunale e per nulla di commissioni. Ma proprio su questo tema nei prossimi giorni si giocherà una partita interessante per le presidenze. Non c’è posto per tutti.
Le commissioni sono cinque. Nella legislatura che si è appena chiusa tre presidenze sono state date alle opposizioni e due alla maggioranza. Schema che potrebbe essere riprodotto adesso soprattutto se al Pd andasse la presidenza dell’Assise. In questo caso problemi numerici non ci sarebbero per la maggioranza in quanto i partiti sono due: Pd e Cesena 2024. Resta da capire poi se ci sarà una spartizione equa. Possibile, ma non scontato.
Fra le opposizioni invece non ci sono posti per tutti. A fronte di tre scranni ci sono quattro pretendenti: Lega, Cambiamo, 5Stelle e Cesena siamo noi. Chi resterà fuori? È una bella domanda. Certo, se si guardiamo i numeri Lega e Cambiamo possono coalizzarsi e lasciare solo le briciole agli altri due. Ma il Pd starebbe a guardare senza dir niente?
Bisogna sempre ricordarsi che alla fine è la maggioranza che vince. È vero che, di solito, per la presidenza della commissioni si passa da un accordo, quelli che parlano bene lo definiscono gentleman agreement. Però è difficile immaginare che Capponcini e Valletta siano disponibili a fare la parte dell’agnello sacrificale. Quindi potrebbe anche succedere che alla fine di una trattativa più o meno lunga tutti si restituiscano foto e regali e ognuno vada per conto suo. A quel punto però difficilmente il Pd accetterebbe di avere una posizione neutra.
Mi sbaglierò, ma la maggioranza darebbe il proprio voto a 5Stelle, Cesena siamo noi e uno fra Lega e Cambiamo in quanto facevano parte della stessa coalizione. Chiaramente lasciando ai due soci la scelta su chi dovesse essere il sacrificato.
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