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Lattuca, ora viene il difficile

Che ne pensi della nuova giunta? In questi giorni è senza dubbio la domanda più gettonata. Me la sono sentita rivolgere tante volte e altrettanto l’ho fatta. Il mio giudizio è sospeso. Al momento si può dare una valutazione sulle persone. È quella è senz’altro positiva. Sulla loro preparazione e serietà credo nessuno possa avere dei dubbi. L’unica che non conosco è Carmelina Labruzzo, ma me ne hanno parlato bene. Però, per lei, come per tutti, una valutazione non può essere fatta a priori. Al di là della singole preparazioni, gestire la cosa pubblica non è semplice, anche perché si devono fondere alcuni elementi: capacità gestionale, empatia e visione strategica.


Foto Zanotti

Un giudizio (o meglio ancora, un parere) potrà essere dato a fine anno. Adesso, dopo pochi giorni, è inevitabile, ci sono molti i punti interrogativi. Il primo riguarda il sindaco. Lattuca è bravo e preparato, ma governare una città è una sfida affascinante, ma anche importante e difficile. Lui, inoltre,ha scelto di tenersi deleghe importanti come Sanità, Scuola e Protezione Civile. Quindi avrà moltissimo lavoro da fare. Il primo scoglio (la composizione della giunta) lo ha superato bene e in fretta.

Ci sono due assessori riconfermati, ma entrambi sono di fronte a sfide nuove. A partire dai Lavori pubblici affidati a Castorri. È una delega molto impegnativa. Servono energia (tanta), volontà, abnegazione e determinazione per non far rimpiangere predecessori illustri come Sanzio Benedetti, Marino Montesi e Maura Miserocchi.

Enzo Lattuca

Tra le incognite c’è anche la Mobilità. Francesca Lucchi è brava ed è cresciuta molto. Tecnicamente è preparata, questo non si discute. Ma dovrà soprattutto riuscire a gestire Baronio. È un tecnico molto preparato, ma esuberante. Va contenuto.

Tutto da valutare anche Luca Ferrini. Con lo Sviluppo economico l’esponente dell’Edera ha ottenuto una delega che è nel Dna dei repubblicani. Ha tanta voglia, entusiasmo, molta energia e la preparazione non si discute. Però è fuori di dubbio che per lui sia un’esperienza nuova. Inoltre dovrà conciliare gli impegni da amministratore pubblico con quello dello studio legale. Quindi è fuori di dubbio che sia atteso da cinque anni molto impegnativi.

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