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Lattuca, ora viene il difficile

Tutti chiedono un giudizio sulla nuova giunta. Nessuno discute le singole preparazioni, ma un primo parere però potrà essere dato solo fra qualche mese

Che ne pensi della nuova giunta? In questi giorni è senza dubbio la domanda più gettonata. Me la sono sentita rivolgere tante volte e altrettanto l’ho fatta. Il mio giudizio è sospeso. Al momento si può dare una valutazione sulle persone. È quella è senz’altro positiva. Sulla loro preparazione e serietà credo nessuno possa avere dei dubbi. L’unica che non conosco è Carmelina Labruzzo, ma me ne hanno parlato bene. Però, per lei, come per tutti, una valutazione non può essere fatta a priori. Al di là della singole preparazioni, gestire la cosa pubblica non è semplice, anche perché si devono fondere alcuni elementi: capacità gestionale, empatia e visione strategica.


Foto Zanotti

Un giudizio (o meglio ancora, un parere) potrà essere dato a fine anno. Adesso, dopo pochi giorni, è inevitabile, ci sono molti i punti interrogativi. Il primo riguarda il sindaco. Lattuca è bravo e preparato, ma governare una città è una sfida affascinante, ma anche importante e difficile. Lui, inoltre,ha scelto di tenersi deleghe importanti come Sanità, Scuola e Protezione Civile. Quindi avrà moltissimo lavoro da fare. Il primo scoglio (la composizione della giunta) lo ha superato bene e in fretta.

Ci sono due assessori riconfermati, ma entrambi sono di fronte a sfide nuove. A partire dai Lavori pubblici affidati a Castorri. È una delega molto impegnativa. Servono energia (tanta), volontà, abnegazione e determinazione per non far rimpiangere predecessori illustri come Sanzio Benedetti, Marino Montesi e Maura Miserocchi.

Enzo Lattuca

Tra le incognite c’è anche la Mobilità. Francesca Lucchi è brava ed è cresciuta molto. Tecnicamente è preparata, questo non si discute. Ma dovrà soprattutto riuscire a gestire Baronio. È un tecnico molto preparato, ma esuberante. Va contenuto.

Tutto da valutare anche Luca Ferrini. Con lo Sviluppo economico l’esponente dell’Edera ha ottenuto una delega che è nel Dna dei repubblicani. Ha tanta voglia, entusiasmo, molta energia e la preparazione non si discute. Però è fuori di dubbio che per lui sia un’esperienza nuova. Inoltre dovrà conciliare gli impegni da amministratore pubblico con quello dello studio legale. Quindi è fuori di dubbio che sia atteso da cinque anni molto impegnativi.

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