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Al territorio servono risposte

Giuliano Zignani (Uil) mette in fila le emergenze e stimola i parlamentari locali a fare di più per il territorio

Si profilano un’estate bollente e un autunno caldo. Ma la colpa non è del clima, bensì dei molti tavoli aperti. Se la responsabilità fosse dei cambiamenti climatici si potrebbe intervenire con dei climatizzatori, in questo caso invece serve la politica. Quella buona. “Un po’ meno urlata è un po’ più concreta” dice Giuliano Zignani, segretario regionale della Uil, che è preoccupato per la mancanza di risposte su temi importanti. In alcuni casi fondamentali.


Giuliano Zignani

Caso emblematico è quello dell’Inps di Cesena. Ha in uscita quaranta persone (Quota Cento), ma ne arriveranno solo dodici. È un’operazione che, a lungo andare, rischia di svuotare le sedi di Savignano e Cesena riportando tutto a Forlì. Zignani non ci sta. “Non è una questione territoriale – dice il segretario regionale della Uil -, ma di principio. Non possiamo rischiare di perdere conquiste ottenute nel corso degli anni che erano e restano necessarie per dare una risposta alle esigenze delle persone e delle aziende. Fra l’altro il decentramento non aiuta anche Forlì che rischia di essere ingolfata”.

Per questo chiama in causa i parlamentari locali. In particolare quelli di maggioranza. La tutela del territorio passa anche e soprattutto attraverso la loro opera. E li invita ad usare nelle trattative romane lo stesso vigore e l’identico trasporto che hanno quando sono in piazza. E ricorda che “quando il territorio era rappresentato da Biasini e Gualtieri, ma non solo, da Roma arrivavano risposte molto più concrete”.


Giuliano Zignani

La E45 è un altro tema sul quale Zignani chiede ai nostri parlamentari di battere un colpo. “Quello che sta succedendo ha dell’incredibile – dice -. L’assenza di un intervento adeguato e celere mette in difficoltà un intero territorio. È fuori da ogni logica”.

Altro caso di specie è il posto di polizia di Cesenatico. Quest’anno potrebbe restare aperto solo per un mese. Zignani si dice allibito. “Che senso ha? – si chiede – Un mese e niente sono la stessa cosa. Non penso che un presidio estivo possa essere la panacea di tutti i mali. Il suo compito può essere solo la prevenzione. Ma deve avere il tempo di farla. In un mese non c’è neppure il tempo di prendere contatto con il territorio. Di conoscere la zona, i punti più o meno delicati. Poi parliamo di sicurezza. Ma per favore”.


Giuliano Zignani

Il segretario regionale della Uil apre poi il capitolo sanità. Lui che è il “padre” dell’Ausl unica di Romagna è preoccupato per la crescita della sua creatura. In effetti la nuova struttura non ha ancora sprigionato la potenza di fuoco che potrebbe essere in grado di esprimere. È per questo che Zignani chiede alla politica di intervenire per migliorare questo stato di cose per contribuire a portare la Romagna allo stesso livello di Bologna e dell’Emilia. Anche in questo caso la rivendicazione non deve essere vista come una battaglia per conto di un territorio, ma per l’interesse generale. “Una sanità romagnola più forte sarebbe da stimolo anche per Bologna e l’Emilia” conclude Zignani.

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