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Patto di filiera per l’agricoltura

Lo propone Alessandro Scarponi (Uila) per combattere il caporalato

“Siamo in piena estate e questa è la stagione delle campagne di raccolta di frutta e ortaggi per le quali servono centinaia di braccianti agricoli per far fronte a queste necessità”.

Il segretario della UILA di Cesena, Alessandro Scarponi, alza l’attenzione sul rischio caporalato e sfruttamento della mano d’opera, soprattutto quella straniera, utilizzata spesso per pochi mesi nei comparti tipici della nostra agricoltura (frutta, ortaggi e attività zootecniche).

Il contratto di lavoro degli operai agricoli spesso viene disatteso in alcune parti come la regolarizzazione delle giornate ai fini previdenziali registrando solo una parte del lavoro fatto.

Alessandro Scarponi

“Ho riscontrato parecchie anomalie in questo senso – spiega Alessandro Scarponi – alla fine della stagione agricola sono centinaia i lavoratori che  si ritrovano buste paga con 4-5 giornate segnate a fronte del mese intero lavorato”.

Questa situazione di grave evasione contributiva oltre a creare un danno alle casse dell’INPS, provoca danni enormi sul diritto alla disoccupazione agricola e sui contributi per la pensione dei lavoratori stessi.

Le giornate lavorate quindi vengono pagate tutte in nero con tariffe che variano tra i 5 e i 6 euro all’ora tutto compreso.

Purtroppo la redditività del settore primario è molto bassa e quest’anno ancora peggio visto le gravi calamità naturali che si sono riscontrate,  ma quello che è peggio è il prezzo della frutta pagato all’agricoltore, che spesso non copre nemmeno i costi di produzione.

“Questa situazione – prosegue Scarponi – favorisce fenomeni di illegalità e caporalato che sono la risposta più sbagliata a problemi di filiera che vanno affrontati. Serve un patto di legalità e di filiera per il rispetto della dignità delle persone e del lavoro (dipendenti e agricoltori)”.

A giudizio della UILA serve un accordo delle parti:  Sindacati, Associazioni e grande distribuzione con la regia delle Istituzioni, per garantire il valore della produzione e del lavoro.

Una economia florida che ha dato e sta dando tanto lavoro a migliaia di persone merita un intervento di tutela.

Rispetto ai gravi fenomeni di caporalato che purtroppo si stanno verificando  nei nostri territori con diffusa irregolarità lavorativa , la UILA UIL di Cesena unitamente alla struttura nazionale, è impegnata per affermare il principio della legalità a partire dalla Legge 199 a per la quale tanto abbiamo contribuito per inasprire le sanzioni sostenendo la necessità di potenziare i controlli.

‘Quello che non si può fare è girare la testa dall’altra parte e la UILA lancia questa proposta sperando di trovare una larga condivisione”.

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