La recensione di Camilla Casadio, 4Ac Liceo Statale V. Monti
Ogni anno la Confesercenti organizza il Bancarella nelle scuole. Gli studenti delle scuole superiori sono chiamati a recensire uno dei volumi finalisti del premio Bancarella. Questa la vincitrice fra quelle di Preludio a un bacio. È di Camilla Casadio 4Ac Liceo Statale V. Monti.
Il protagonista di “Preludio a un bacio” di Tony Laudadio è Emanuele, un clochard pieno di difetti che lui stesso elenca dalla a alla z. In passato ha suonato in una band ma, in seguito alla fine di un amore, alla nascita di una figlia che non ha potuto conoscere e alla convinzione di “meritare di più di quello che aveva”, ha perso tutto tranne il suo sax. Ora suona per strada accompagnando le sue performance con aforismi ogni giorno diversi e rimediando qualche soldo, che poi butta rigorosamente in alcol.
Finché una sera, dopo una grave e quasi mortale aggressione, si risveglia e inizia a guardare il mondo con occhi nuovi. La consapevolezza sostituisce l’inerzia, l’apatia scompare e la vita gli appare degna di essere vissuta. Emanuele si riscopre desideroso di rimediare agli errori del passato. Nel frattempo passano inesorabilmente le vacanze natalizie fino al giorno dell’Epifania che porterà ad un finale imprevisto.
Due sono le figure femminili che accompagnano Emanuele all’interno del romanzo. Maria, studentessa-cameriera vivace e ingenua, si innamora del burbero senzatetto senza capire perché non possa essere ricambiata e Angela, madre di Maria, sensuale e impulsiva, nasconde da anni un segreto.
“Preludio a un bacio” è la storia di una rinascita che racconta della capacità umana di ritrovare sé stessi con passione e di intraprendere un nuovo cammino partendo da una esistenza in frantumi. E’ un monologo raccontato in maniera ironica ma sincera dallo stesso protagonista che affronta la vita in modo sfrontato. Emanuele ci appare all’inizio del romanzo come colui che rinuncia ad ogni sentimento, impermeabile alla vita e agli affetti, umani, è cinico e sa di essere inutile. Nel corso del romanzo, però, si trasforma in un personaggio positivo capace di aprirsi con Maria, di ascoltare gli altri, di chiedere scusa e soprattutto di amare.
Laudadio ha scritto un romanzo soave come la melodia del sax che scandisce ogni pagina, che anticipa gli eventi che stanno per accadere e che avvolge il lettore inducendolo a proseguire nella lettura.
La musica ha un ruolo predominante perché “la parola è la sorella stronza della musica” e suonare il sax dona al protagonista gioia e soddisfazione. I brani accompagnano i capitoli che hanno come titolo un colore e una canzone di riferimento che l’autore ci indica nell’indice. L’autore sposa musica e letteratura, dalla cui unione si genera un romanzo intenso, imprevedibile e coinvolgente.
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