La gente di Romagna ha manifestato fino a qualche decennio fa le qualità della sua anima, i gusti e i sentimenti soprattutto attraverso il dialetto che si esprime con svariate forme quali canzoni, novelle, leggende, aneddoti, indovinelli, proverbi, modi di dire. Nel corso delle stagioni, soprattutto in ambito agricolo, si succedevano, e in molti casi avviene tuttora, fiere, feste, riti stagionali, costumanze e credenze legate al periodico variare delle stagioni, a superstizioni profondamente radicate: tutte queste forme folcloristiche vengono generalmente conglobate sotto il nome di tradizioni popolari.
La civiltà industriale prima e quella tecnologica oggi tendono a livellare tutti i cittadini e a distruggere quindi quelle che sono le caratteristiche peculiari o regionali di ogni gruppo etnico e perciò ancor più quelle paesane. È per questo che appare estremamente significativo il fatto che a San Martino in Villafranca si sia costruito qualcosa che va nella direzione opposta. Partendo anche dalle nuove tecnologie, dalle sperimentazioni agricole, dai nuovi saperi si è realizzata una festa che pensa alla valorizzazione di un prodotto della terra, la pesca, ed insieme ad esso a tutti gli altri prodotti del territorio per favorire una vita sana e improntata al buon vivere. Non lo si farà parlando tutti in dialetto, ma in tanti continuano a farlo; ci si rapporterà con un mondo più vasto rispetto al passato e sempre più con l’aiuto dei nuovi mezzi di comunicazione. Ma la consapevolezza che deve essere presente in ognuno di noi è legata a un semplice punto fermo: la terra va salvata dall’inquinamento atmosferico, ormai giunto a livelli molto preoccupanti, se si vuole mangiare frutta eccellente, pesche in particolare, com’è avvenuto durante la festa voluta dal Comitato di Quartiere e dall’Associazione Culturale San Martèn.
Nel corso dell’ultima serata è stato premiato Evaristo Bucci, agricoltore di via Minarda, per la qualità delle pesche coltivate.
La manifestazione ha avuto successo e si sta sempre più affermando non solo a livello locale, quindi i pensieri sono già rivolti all’edizione del 2020.
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