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Quei 12 mila zainetti

Post del giornalista Gian Paolo Castagnoli

I post di Gian Paolo Castagnoli, giornalista cesenate, sono quotidiani. Leggerli è una bella abitudine. Quello di oggi è molto profondo.

Vedete quegli zainetti appoggiati sul prato e disposti a mò di lapidi di un immenso e angosciante cimitero? Sono 12.000 e l’Unicef li ha messi vicino alla sede dell’Onu a New York per ricordare che l’anno scorso sono stati appunto 12.000 i bambini morti o mutilati a causa di guerre che continuano ad esserci in giro per il mondo. In realtà, purtroppo, i numeri veri sono ancora più sconvolgenti, perché di molti piccoli ammazzati a seguito di conflitti non si viene neppure a sapere mai nulla.


La prossima volta che vediamo arrivare dall’Africa barconi carichi di bambini o di donne incinta che scappano da Paesi dove l’uso della armi e il ricorso alla violenza sono una quotidianità quasi banale, ricordiamoci di quei 12.000 zainetti. E poi facciamo l’unica cosa possibile: facciamo scendere quei bambini senza chiederci in quale stramaledetto luogo siano nati, diamo loro uno zainetto pieno di quaderni, di libri e di colori e mandiamoli a scuola.

Perché un giorno saranno loro, fianco a fianco con i nostri figli, a salvarci dai tanti disumani ignoranti che hanno risposte differenti dall’accoglienza quando alla porta del loro Paese bussa un bambino in fuga dall’inferno e in cerca di un futuro decente. E un giorno saranno ancora loro a trasmettere a chi verrà dopo la grande lezione che una grande donna come la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, ha dato ieri a tutti noi, con poche potenti parole dette in Parlamento: “Chi salva una vita salva il mondo”.

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